L’azzurro Marcell Jacobs è entrato di diritto nella leggenda dell’atletica italiana. Il membro delle Fiamme Ore ha infatti battuto il record sui 100 metri del nostro paese, fermando il cronometro sui 9 secondi e 95 centesimi. Un tempone stabilito in quel di Savona, in batteria, con un vento di 1.5 in proprio favore, e record che ha permesso allo stesso corridore originario del Texas di entrare nel ristrettissimo club degli italiani che sono scesi sotto i 10 secondi, fino ad oggi composto solamente dal talento Filippo Tortu (9.99 nel 2018).
Ovviamente soddisfatto lo stesso 26enne di El Paso, che subito dopo aver raggiunto l’incredibile traguardo ha confessato: “Non ho realizzato quello che è successo – le sue parole riportate dalle pagine dell’agenzia Adnkronos – lo farò stasera, quando sarò a letto e so già che non prenderò sonno. Avrei voluto correre la finale ma mentre mi scaldavo ho avuto un piccolo crampo al polpaccio e non ho voluto rischiare nulla, visto che è soltanto la prima gara della stagione”. Quindi Marcell Jacobs ha proseguito: “Il mio obiettivo era scendere sotto i dieci secondi e ce l’ho fatta… ora testa alla prossima gara, sabato 22 a Rieti”.
MARCELL JACOBS, RECORD ITALIANO 100 METRI: “DOPO TORUN…”
Jacosb è già il campione indoor, al chiuso: “Sono contento perché in generale faccio tanti paragoni con le indoor – ha spiegato ancora – se penso che nella prima uscita indoor ho corso 6.55 e poi ho migliorato gara dopo gara fino a 6.47, mi auguro che avvenga lo stesso nei 100 metri”. Lo scorso marzo l’atleta statunitense naturalizzato italiano si era laureato campione d’Europa, un successo che è stato da stimolo per migliorarsi ulteriormente: “Come ho lavorato dopo il trionfo di Torun? Abbiamo trovato l’equilibrio perfetto, in qualsiasi cosa facciamo. Non abbiamo stravolto i lavori o fatto tante cose diverse, in palestra o in pista. Abbiamo soltanto allungato la metrica perché c’erano quaranta metri in più da coprire. Ancora non ho avuto modo di chiamare i miei figli e la mia compagna ma mi stavano seguendo davanti alla tv: sì, saranno orgogliosi di me”.