Marcell Jacobs ospite di Ballando con le Stelle 2022
Marcell Jacobs è pronto a calarsi nei panni di ballerino per una notte a Ballando con le Stelle 2022. Una nuova esperienza per il velocista ed ex lunghista italiano, campione olimpico dei 100 metri piani e della staffetta 4×100 metri ai Giochi di Tokyo 2020. Non solo, è campione mondiale indoor dei 60 metri piani a Belgrado 2022 e campione europeo dei 100 metri piani a Monaco di Baviera 2022.
Una carriera ricca di successi quella di Marcell che intervistato dal Corriere della Sera ha raccontato i momenti più importanti che l’hanno portato fino alla vetta a Tokyo 2022: “è stata la vittoria più difficile. Venivo da un’annata super, in cui mi era andato tutto bene. In molti avevano sollevato mille dubbi: sarà deconcentrato, non avrà più fame… Tanti non conoscono l’atletica, pensano che si possa vincere l’Olimpiade così, con una botta di culo. Dovevo far capire che Tokyo non è stata un caso. Questo sarà l’anno più importante della mia vita: ci sono i Mondiali e gli Europei. E avrò gli occhi di tutti puntati addosso”.
Marcell Jacobs: “non sono mai stato uno studente brillante”
Marcell Jacobs è uno dei volti italiani più conosciuti al mondo. Il campione e velocista, nato e cresciuto a El Paso in Texas, ha lasciato molto presto l’America per trasferirsi a Desenzano del Garda con la madre. Della sua vita in America ha pochi e vaghissimi ricordi come ha raccontato a Il Corriere della Sera: ” del Texas non mi è rimasto niente. Mi ricordo l’asilo dalle suore, e le prime vacanze in camper con i nonni, Rosanna e Osvaldo”. Se la madre è sempre stata il suo punto fermo, la colonna a cui appoggiarsi nei momenti di gioia e difficoltà, il campione ha vissuto un rapporto complesso con il padre: “quando avevo 13 anni mi hanno portato a Orlando, in Florida, per incontrarlo. Siamo andati a Disneyworld con i suoi parenti americani, è stato divertente. Ma non siamo rimasti in contatto. Fino a quando non l’ho cercato, per ritrovarlo”.
Prima di arrivare allo sport, Marcell ha studiato anche se la scuola non è mai stata il suo forte: “non sono mai stato uno studente brillante. Così sono finito in un professionale che pareva un riformatorio: cinque anni di risse… almeno l’ho finito. Però ho sempre voluto fare l’atleta”.