Anche Marcello Lippi ha detto la sua sull’emergenza Coronavirus e sulla possibile ripresa della Serie A. Intervistato da TMW Radio, l’ex CT della nazionale ha parlato di come secondo lui il campionato dovrebbe finire, schierandosi contro la soluzione dei playoff/playout ed eventuali assegnazioni straordinarie: “Mi piacerebbe che si finisse regolarmente, vedere vincitori sul campo senza togliere speranze e sogni a tante squadre”. Perché si arrivi a questo però bisognerà che l’emergenza sia davvero conclusa: anche su questo Lippi ha dimostrato di avere le idee chiare, dicendo di non immaginarsi adesso una ripartenza della stagione ma con la chiara convinzione che “se si ricomincerà dovrà essere perché questa tragedia è finita”. Il rischio del Coronavirus dunque dovrà essere definitivamente scongiurato; a quel punto si potrà riprendere e assistere alla lotta scudetto.
Delle tre squadre in corsa, Lippi ha parlato nel corso della sua intervista: della Juventus ha sottolineato la solita forza, mentre sull’Inter ha affermato che dopo aver fatto molto bene si è staccata perdendo contro le due rivali dirette. “Penso che abbia un potenziale ancora inespresso, ma Antonio Conte sa far rendere al massimo i suoi giocatori e sta facendo un ottimo lavoro”. Parla con cognizione di causa il viareggino, visto che l’attuale allenatore dell’Inter è stato un suo giocatore (e capitano) nel ciclo vincente della Juventus; tra gli elementi della rosa che potrebbero essere sfruttati ancora meglio c’è sicuramente Christian Eriksen. La squadra che maggiormente entusiasma Lippi è però la Lazio: campionato eccezionale quello dei biancocelesti, giocatori fortissimi “che stanno vivendo una stagione di grande rendimento”. Al contrario del Napoli invece, che secondo l’ex allenatore potrebbe essere alla fine di un ciclo.
MARCELLO LIPPI: IL GRANDE RIMPIANTO E IL POSSIBILE RITORNO
Marcello Lippi ha poi parlato dei tanti giovani che si stanno affermando in Italia: ha citato Gaetano Castrovilli, Sandro Tonali e Nicolò Barella tra quelli che gli piacciono di più, ma anche Nicolò Zaniolo che “aveva fatto un stagione positiva prima dell’infortunio”. Da campione del mondo ha tracciato un giudizio sulla nostra nazionale che “ha tanti titolari giovani nelle loro squadre, Mancini ha creato un gruppo di qualità che se la può giocare”. C’è stato poi spazio per il grande rimpianto della carriera, ovvero la finale di Champions League 2003: “Ne ho fatte tre consecutive vincendone solo una, ero convinto di non arrivarci più ma poi ci siamo riusciti e abbiamo perso ai rigori contro il Milan”. Il che ha dato lo spunto per una domanda su un possibile ritorno in panchina: per ora no ma “se per caso mi tornasse la voglia mi piacerebbe forse allenare una nazionale”. Escludendo la selezione cinese e squadre di club, Lippi ha aperto a un Paese ancora da lui inesplorato; chissà, potrebbe anche non volerci troppo…