Il mondo della tv è la sua vita, il baricentro professionale: Marcello Masi naviga nel piccolo schermo in qualità di giornalista ma soprattutto autore e conduttore. Si è raccontato oggi nel salotto di Caterina Balivo a La Volta Buona partendo subito da un tema particolarmente toccante, la morte del papà in giovane età. “Cantavamo ‘Azzurro’ insieme in macchina, è uno dei pochi ricordi che conservo. Ero molto arrabbiato da piccolo per la sua scomparsa arrivata così presto, ancora non è passata; è un dolore che in adolescenza ho vissuto da solo…”.
Non è stato facile per Marcello Masi vivere e superare il dolore per la morte del papà, una ferita ancora oggi vivida e che per un periodo lo ha portato a vivere il calvario degli attacchi di panico e ansia. “Ero abbastanza solitario, ma mi divertivo. Però avevo una specie di pudore nel divertirmi come se sentissi che fosse colpa mia. All’epoca poi non c’erano gli psicologi… L‘avevo visto una settimana prima, era malato; io avevo capito qualcosa ma non pensavo fosse qualcosa che me l’avrebbe portato via così presto. E’ stato un distacco non elaborato e quindi te lo porti sempre, quindi problemi di panico verso i 30 anni; per questo dico, fatevi sempre aiutare in questi casi”. Il giornalista ha poi aggiunto: “Io mi sono fatto aiutare da uno psichiatra che ha scritto anche un libro su di me, siamo anche diventati amici dopo; è uno di quei rapporti che ti porti avanti per tutta la vita. Per questo non bisogna avere paura di confessare di non stare bene”.
Marcello Masi e l’amore per sua moglie Flavia Coccia: “Ecco come ci siamo conosciuti…”
Passa poi ad un tema più lieto Marcello Masi, parlando a La Volta Buona della sua longeva e viscerale storia d’amore con la moglie Flavia Coccia. “Come ci siamo conosciuti? Tra una litigata e l’altra ci siamo sposati; 40 anni d’amore e litigi. Lei era l’unica persona che potesse scuotere il mio carattere, le devo dire grazie”. Parole al miele anche per sua figlia, Domitilla. “E’ la cosa migliore che ho fatto nella mia vita, è laureata in biologia; consigliata da Francesco De Gregori, era mio vicino di casa… I ragazzi devono fare ciò che gli dice il cuore”. A destare la commozione del giornalista ci pensa proprio lei con un tenero videomessaggio: “…Colgo questa occasione per dirti quanto ti voglio bene e quanto sono grata di essere tua figlia e di aver ricevuto da te tutto il bene del mondo, grazie di tutto, di avermi fatto sentire amata. Grazie per capirmi, di esserci, ti stimo davvero tanto come persona”.