Marcello Masi, chi è e carriera: la lunga esperienza in Rai tra giornalismo e tv

Una lunga esperienza in Rai, tra giornalismo e conduzione televisiva, e un curriculum molto ampio e ricco di attività professionali importanti. Marcello Masi, romano d’origine e classe 1959, è entrato nell’azienda pubblica nel 1987 e da quel momento in poi ha vissuto una carriera in crescendo, iniziata come giornalista. Ha infatti lavorato nel 1989 per il Giornale Radio Rai, passando poi al TG2 nel 1994 come giornalista parlamentare e alla conduzione del TG2 Notte tra il 1996 e il 2002.



In carriera Marcello Masi ha anche ricoperto prestigiosi incarichi: nel 2003 diventa vicedirettore del TG2, ruolo rivestito anche nel 2009, per poi diventare direttore del TG2 nel 2011 e rimanervi fino al 2016. Negli ultimi anni è diventato anche un noto conduttore televisivo; in particolare, tra il 2018 e il 2023 è sbarcato al timone di Linea Verde Life, nel 2020 ha co-condotto La vita in diretta Estate al fianco di Andrea Delogu, mentre l’anno scorso è arrivato al timone di Camper.

Marcello Masi e la vita privata: la moglie Flavia e la figlia Domitilla

Una lunga carriera dedicata al giornalismo e alla televisione, ma cosa sappiamo invece della vita privata di Marcello Masi? Molto riservato e poco incline a raccontare di sé e della sua sfera sentimentale, il conduttore ha una moglie di nome Flavia: dal loro amore è anche nata una figlia, Domitilla Masi, appassionata di musica nonché cantautrice.

In una delle rarissime dichiarazioni pubbliche legate al suo privato, in un’intervista concessa a Ciao Maschio nel 2021, Marcello Masi aveva parlato di amore e in ambito sentimentale si era definito pigro, “perché ho una moglie che non lo è e quindi credo che la mia pigrizia è un suo diritto. Nel senso che lei riesce a vedere i suoi film, le sue serie, riesce a fare le sue cose nel momento in cui mi vado a fare la pennichella dopo pranzo, oppure la sera”. Insieme da circa 40 anni, aveva così ironicamente parlato della moglie Flavia: “È una tosta, bisogna tifare la stessa squadra innanzitutto altrimenti sarebbe finita: lei è violenta“.