L’infanzia di Marcello Sacchetta

Marcello Sacchetta, coreografo e ballerino, ospitato nella trasmissione Ciao maschio in onda su Rai 1, si è aperto nel salottino di Nunzia De Girolamo, ricordando il suo passato. “30 anni fa in sala da ballo ero l’unico maschio oltre all’insegnante. All’epoca giocavo a calcio con mio fratello maggiore, ma mia madre vedeva in questa passione per il ballo, imitavo per ore Michael Jackson, e mi portò a fare una lezione di danza”.



“Mi porta in questa scuola”, ricorda ancora Marcello Sacchetta, “ed erano tutte femminucce, tutte in rosa. Erano gli anni ’80, feci la prima lezione e pensai che non era per me. Da piccolino mi faceva strano, era poco maschio, e sentivo che non era la mia strada, non volevo fare danza classica, ma volevo fare Michael Jackson e pensavo che la danza classica non mi servisse”. E sempre degli anni della gioventù, Marcello Sacchetta ricorda anche che “ho vissuto in uno sgabuzzino per ritagliarmi la mia realtà oltre a quelli che si facevano le canne, le gare con il motorino. Era un piccolo sgabuzzino solo con il letto e la sera mi sentivo di avere una mia dimensione, una stanza che mi permetteva di sognare e di sentirmi indipendente”.



Marcello Sacchetta: “Le donne oggi vogliono solo apparire”

“Sono una persona che va molto a pelle”, racconta ancora Marcello Sacchetta, “sono cresciuto con mia madre che diceva sempre ‘Ho già capito tutto’ (in napoletano, ndr.)”. E per i genitori, durante la trasmissione Ciao maschio, confessa di nutrire un affetto unico, “oggi sento di avere una seconda vita e sento di restituire tanto. Questa mia gratitudine è dovuta al fatto che vorrei poter fare di più sia per la mia famiglia, che per la famiglia che è nata adesso“.

“Con le donne”, racconta della sua nuova vita di adesso Marcello Sacchetta, “cerco di avere un’empatia dal primo approccio, ma capirle è diverso. Le donne di una volta per me erano molto più legate a dei valori, mentre la donna di oggi, o almeno da quello che vedo io attraverso i social, ha voglia di apparire, all’estremo, e questo non mi piace. Pochi valori e tanta fuffa”. Mentre, parlando di sé, Marcello Sacchetta confessa di avere “tanti difetti. Per esempio, andando avanti con i tempi incomincio a fidarmi sempre meno delle persone e questo compensa la mia parte ottimista, prima mi fidavo ciecamente di qualsiasi cosa. Ho avuto delle delusioni che mi hanno fatto riflettere, ma mi hanno fortificato e costruito “.