Ha fatto scalpore il caso nelle Marche di tre preti che non hanno potuto benedire gli istituti scolastici, così come deciso dal preside dello stesso. Ne ha parlato ieri il quotidiano La Verità sottolineando come “Per il Ramadan si possono sospendere le lezioni, ma per la Pasqua, festività radicata nelle tradizioni cristiane del nostro Paese, è vietato benedire la scuola”. Nel mirino vi è il dirigente scolastico dell’Istituto Raffaello Sanzio, che ha appunto impedito ai parroci di Mercatino Conca, Monte Grimano Terme e Monte Cerignone di benedire le scuole degli stessi comuni.
Il gesto è stato giustificato in nome del laicismo ma lascia un po’ perplessi. Pronta la replica delle forze politiche locali a cominciare da quella del coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Battistoni, che ha presentato un’interrogazione al ministro Giuseppe Valditara, «per avere spiegazioni in merito ad una iniziativa del dirigente scolastico dell’IC Raffaello Sanzio che ha impedito ai parroci di poter esercitare il loro ministero portando la benedizione pasquale all’istituto».
MARCHE, VIETATO BENEDIRE LE SCUOLE, BATTISTORINI: “NONOSTANTE GLI SFORZI DEI SINDACI…”
«Nonostante gli sforzi fatti dai sindaci – aggiunge il parlamentare azzurro – per trovare un punto di incontro fra le diverse esigenze, tale scelta ci lascia basiti, se non addirittura indignati perché si introduce un doppio binario di laicità e di rispetto dei diritti prevedendone maggiori per taluni e minori per altri».
Il riferimento è ovviamente alla nota vicenda della scuola di Pioltello dove è scoppiata una polemica la scorsa settimana per la decisione di sospendere le lezioni il 10 aprile, quando si conclude il Ramadan. Il provvedimento era stato criticato pubblicamente dal ministro Salvini nonché da Valditara, che aveva chiesto «agli uffici competenti del ministero di verificare le motivazioni di carattere didattico che hanno portato a deliberare la deroga al calendario scolastico regionale e la loro compatibilità con l’ordinamento».
MARCHE, VIETATO BENEDIRE LE SCUOLE: “SERVE L’INTERVENTO DI VALDITARA…”
Alla fine la decisione non è stata modificata nonostante delibera emendata: «Se da un lato, infatti, si chiude una scuola nel Comune di Pioltello, dall’altro si impedisce a dei parroci di esercitare il loro ministero per non urtare le sensibilità di chi non si riconosce nei valori delle nostre tradizioni cristiano-cattolici o per promuovere una presunta integrazione fra studenti – precisa ancora Battistoni che poi conclude – al ministro Valditara si chiede se ciò che è avvenuto nella Marche sia in linea con i nostri principi costituzionali, se un corretto dialogo fra studenti e religioni si promuove annullando le nostre tradizioni in favore di altre, e se nella cancellazione di simboli e culture identitarie sta l’effettiva integrazione fra popoli o se, invece, promuovere azioni ideologiche e mortificanti di questo tipo non significhi rinnegare noi stessi e i nostri valori, annullandoli». Va ricordato che sulla vicenda di Pioltello era intervento anche il presidente della Repubblica, Mattarella che aveva parlato di episodio di “modesto rilievo”.