Fabio Marchesa Ragona, noto giornalista e scrittore, è stato intervistato stamane dai microfoni di Mattino Cinque News per parlare del suo ultimo libro ‘Esorcisti contro Satana’. “I film che vediamo al cinema sono molto hollywoodiani, pieni di effetti speciali e colori particolari, invece la realtà è ben diversa. Va chiarito che solo 2 o 3 per cento sono casi di possessione mentre il restante sono persone che vanno ascoltate o che hanno problemi psichici. Nel libro ho intervistato Papa Francesco dicendo che non bisogna dialogare con Satana ma questo non significa che uno si mette a parlare con questo essere con le corna e le coda, significa mettersi in contatto con ambienti oscuri, particolari, ma anche l’attenzione al denaro prima di altro”.



“Lui mette sempre in guardia ed è entrato anche nel tema delle possessioni diaboliche dicendo che non ha mai praticato esorcismi ma tanti sono andati da lui dicendo di essere liberati dal demonio”. Fabio Marchesa Ragona ha proseguito, sempre parlando dell’esorcismo e dello scetticismo verso di esso: “Ci sono tanti vescovi che spesso non credono al demonio ed è un grande peccato perchè se chiedi in Dio credi anche nel demonio. Pensano sia solo un’invenzione e questo è ciò che si dice oggi, è un’invenzione per impaurire”.



MARCHESE RAGONA: “SBAGLIANO I VESCOVI CHE NON CREDONO NEL DEMONIO”

“Io ho visto cose che mi hanno lasciato a bocca aperta, un ragazzo che durante un esorcismo parlava ed era come 4 persone che parlava in contemporanea, era una voce polifonica e le voci erano sfalsate. Ma anche il sacerdote che pregava a mente il Padre Nostro e la persona impossessata che diceva smettila di dire il Padre nostro”.

Quindi Fabio Marchese Ragona ha proseguito: “Molto spesso il demonio confonde l’esorcista con delle particolarità modalità, può essere un trucco. Noi raccontiamo la cronaca di tutto ciò che succede, è tutto documentato, c’è qualcuno in quel momento che al demonio può dare fastidio e lo impersona ad esempio nella figura di Natuzza Evolo. Gli esorcisti – ha concluso Fabio Marchesa Ragona – sono solo quelli autorizzati dal vescovo, non fidiamoci mai dagli altri, hanno fatto degli studi appositi. Gisella ha fatto tutto a suo uso e consumo, attendeva altri 450mila da un’eredità.”.