Sono passati 64 anni da quel tragico 8 agosto 1956, data che resterà nella storia per il disastro di Marcinelle. Come ormai ben sappiamo, l’incidente costò la vita a 262 persone, più della metà a migranti italiani. A Marcinelle, comune di Charleroi, nella miniera di carbone Bois du Cazier si sviluppò un incendio, che riempì di fumo tutto l’impianto sotterraneo. Il rogo, causato dalla combustione d’olio ad alta pressione innescata da una scintilla elettrica, provocò la scomparsa di 262 lavoratori dei 275 presenti: 136 erano immigrati italiani. «La giornata a loro dedicata acquista un altissimo valore: innumerevoli cittadini italiani – in circostanze spesso eccezionalmente complesse e rischiose – hanno dato prova di abnegazione e di impegno nell’adempimento dei propri compiti professionali, in Patria e all’estero», le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riportate da La Nazione. Il capo dello Stato ha poi aggiunto: «La ricerca di un futuro migliore è il messaggio che la tragedia di Marcinelle incarna».
64 ANNI FA IL DISASTRO DI MARCINELLE
Tantissimi i messaggi dal mondo politico per la triste ricorrenza, parole di vicinanza nei confronti dei familiari delle povere vittime, più in generale di tutti coloro che hanno perso la vita sul luogo del lavoro. In tal senso, il presidente Mattarella ha voluto rivolgere un pensiero agli operatori sanitari scomparsi mentre prestavano cure mediche e assistenza ai contagiati dal Covid-19. Queste, invece, le parole di Giorgia Meloni: «Oggi ricordiamo la tragedia della miniera di Marcinelle. Costò la vita a 136 italiani e qualche fanatico immigrazionista osa paragonare quei lavoratori a chi sbarca illegalmente in Italia esigendo (grazie alla sinistra) diritti senza contribuire alla società che li ospita. Marcinelle è il simbolo del sacrificio dei lavoratori italiani nel mondo, della loro dedizione e della loro umiltà. Noi non dimentichiamo».