Marco Bacini, il compagno di Federica Panicucci, ha deciso di prendere le difese dell’amico Vittorio Brumotti vittima di una terribile aggressione in pieno centro a Milano. L’inviato di Striscia La Notizia è stato aggredito da alcuni spacciatori nella zona di Porta Venezia a Milano; un’aggressione avvenuta in pieno giorno in una delle zone più trafficate e famose della capitale della moda. Come è possibile tutto questo? A denunciare la cosa anche l’imprenditore di moda del marchio Rude is cool che, dal suo profilo Instagram ha pubblicato un lungo post dedicato all’amico. Bacini, infatti, ha postato una fotografia in compagnia dell’inviato di Striscia La Notizia scrivendo: “riguardo il video della brutale aggressione all’amico Vittorio @brumottistar e mi chiedo come sia possibile che Milano in poco tempo sia diventata così”. Non solo, l’imprenditore ci va giù pesante facendo una precisazione: “sono stati utilizzati #elicotteri #droni #telecamere per controllare la gente per bene e nessuno si è mai accorto delle centinaia di spacciatori in azione (peraltro clandestini in attesa di sanatoria…) nel pieno centro della città? Ah già… forse erano tutti troppo impegnati a studiare il bonus monopattino… Forza Vittorio! E buona serata a Tutti!” con tanto di hashtag #milan #goodnight #throwback.
Marco Bacini: “Forza Vittorio Brumotti”
Un messaggio d’affetto e di incoraggiamento quello di Marco Bacini all’amico Vittorio Brumotti vittima ancora di una volta di un terribile aggressione per il suo impegno contro la droga e lo spaccio di stupefacenti. Questa volta il campione di bike trial e inviato di Striscia La Notizia è stato aggredito in pieno giorno nella zona di Porta Venezia a Milano da un gruppo di spacciatori, forse clandestini. Tantissime le testimonianze di affetto da parte di amici e colleghi, ma proprio Brumotti in queste ore ha voluto rassicurare tutti sulle sue condizioni. Dalle pagine del Corriere, l’inviato di Striscia ha dichiarato: “per rigenerarmi sono tornato sul luogo del misfatto con la mia mascella mezza distrutta: è il mio modo per superare il trauma. Poi sono andato a villa Necchi, una delle meraviglie del Fai, a rifarmi gli occhi, per riempirli di cose belle”. Parlando dell’aggressione ha detto: “mi hanno colpito al volto in modo violento con il bastone della mia go pro, una botta fortissima. Sono svenuto per qualche secondo, ora ho lividi qua e là”. Sui colpevoli Brumotti fa delle dovute precisazioni: “c’erano tanti ragazzi di colore. Ma non sopporto le generalizzazioni. Sono di colore anche i tanti ragazzi che ci hanno portato il cibo a casa con Glovo per soddisfare i nostri vizi. La colpa dello spaccio è degli italiani: sono loro i primi consumatori di droga, spesso padri di famiglia che vanno a comprare cocaina per il loro sballo”.
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