Marco Baldini intervistato ai microfoni di Rai Radio2, durante “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, ha parlato della sua vita. “Ogni mattina mi guardo allo specchio e mi chiedo cosa combino. Ho un po’ di progetti in testa, di cui uno televisivo. Ma è presto per parlarne in modo preciso. È una cosa che riguarda la cucina, una delle mie grandi passioni. E poi sto preparando un libro: ho scoperto alla veneranda età di 54 anni, 6 anni fa, che sapevo scrivere le filastrocche. Ora ne sto scrivendo uno”. Lo speaker da bambino sognava proprio di fare radio e non televisione: “La cosa di cui vado più fiero? – continua – Mi inorgogliscono le cose frivole. Negli anni ’70 vinsi una scommessa, entrai in lambretta dentro al cinema Universale a Firenze, feci due giri della sala e uscii con il bigliettaio che mi inseguiva promettendo che mi avrebbe denunciato”. Nonostante la radio sia il primo amore, forse – attualmente – in questo campo per lui non ci sono grosse possibilità: “Non lo so, per le radio ormai sono Satana. Un po’ per leggende metropolitane, un po’ per cose reali. Le radio mi stanno un po’ lontanino, pensano di avere più guai che profitti a portarmi dentro”.
Marco Baldini, problemi col gioco e il litigio con Fiorello e Linus
Marco Baldini ha parlato anche dei problemi col gioco: “Le dipendenze nascono sempre da profondi disagi psicologici. Si è bravi quando si tengono a bada, sconfiggerle è difficilissimo. Quando pensi di aver smesso, è il momento in cui sei più a rischio. Quando tieni alto il livello di guardia sei più realista, perché il rischio è sempre in agguato”. Secondo il conduttore, per liberarsi definitivamente da queste dinamiche, non ci si deve mai isolare. “Vado in giro nelle scuole medie e superiore a raccontare quali sono le conseguenze che derivano dal gioco compulsivo. Il primo consiglio che io do ai ragazzi è quello di parlarne, di farsi aiutare. All’epoca mia quello del gioco era considerato un vizio, un disonore, ora fortunatamente viene riconosciuto come una malattia. Se si rimane soli si rischia di affogare in un bicchiere d’acqua. Il consiglio è quello sempre di parlarne”. E sul rapporto con Linus e Fiorello svela: “Ho sbagliato con tutti e due. C’è chi l’ha presa bene e chi l’ha presa male. La colpa, quando hai delle difficoltà di carattere psicologico come può essere la dipendenza dal gioco, è sempre tua. Fiorello l’ha presa male, Linus l’ha presa un po’ meglio. Ma la colpa è sempre mia”.