Marco Baldini ludopatico? Falso. Il conduttore radiofonico ha mentito riguardo uno dei problemi di cui ha parlato in tv per motivare la sua discesa agli inferi. Era tutta una montatura per nascondere il fatto che in realtà era finito nel giro della malavita. Lo ha svelato lo stesso Baldini nel podcast “One more time” di Luca Casadei. Il suo racconto parte dal primo errore, commesso quando si è trasferito da Firenze a Milano per lavorare a radio Deejay: vedeva soldi ovunque e si è convinto che «più soldi hai, più bravo sei». Quindi, Marco Baldini cercava di guadagnare sempre di più. All’epoca percepiva 5 milioni di al mese, ma la svolta è arrivata dopo il terzo anno a Milano. «Comincio a guadagnare cifre esorbitanti grazie ad alcune persone che mi propongo degli affari immobiliari sicuri e legali».



Ad esempio, ha investito 100 milioni e gliene sono tornati 140 in poco tempo. Questi affari sono andati avanti per circa due anni. «Un giorno mi dicono che hanno bisogno di investire una cifra più importante per realizzare un complesso immobiliare di case di lusso». A quel punto Marco Baldini si è consultato con il suo avvocato-commercialista e ha puntato tutti i suoi risparmi.

“LUDOPATIA? DOVEVO GIUSTIFICARE MOVIMENTI…”

«Quasi due miliardi di lire e poco dopo vengo a sapere che queste persone sono state arrestate, perché riciclavano denaro della malavita», ha raccontato Marco Baldini nel podcast di Luca Casadei. Così aveva perso tutto. «Avevo perso tutto e a quel punto mi sono inventato la storia del gioco d’azzardo per giustificare agli inquirenti quelle ingenti entrate e uscite di denaro dal mio conto». Dunque, il conduttore radiofonico non è mai stato ludopatico. «Non sono mai stato un vizioso, non sono mai stato un giocatore compulsivo, o comunque non sono nato così, ho dovuto dimostrare di esserlo per difendermi da cose molto più gravi». Baldini ha dovuto convincere tutti che si era ridotto male a causa del gioco. Era il 1995 e aveva 35-36 anni. «Ma è stata una copertura per non incorrere in guai peggiori, non sono cose che si possono ancora raccontare, tutto quello che mi è successo è colpa mia, è partito tutto da un errore».

“MI FECERO SCAVARE UNA FOSSA E…”

Ma in un’occasione Marco Baldini ha rischiato di morire. «In quel periodo stavo dando il 20 per cento al mese e avevo un miliardo di debiti e quel mese dovevo trovare 200 milioni che non avevo…». Un giorno un tabaccaio vicino casa sua gli disse che aveva due miliardi di marche da bollo rubate e che se riusciva a piazzarle poteva prendersi il 30%. «Ero dentro la malavita, così contatto la persona più importante, ma anche la più pericolosa di Milano e gli propongo l’affare». Poi però scoprirono che quelle marche da bollo non erano rubate, ma false. «Così mi portano in un campo e mi dicono di scavare una buca, mi ci avrebbero buttato dentro, perché gli avevo mancato di rispetto, pensavano che li avessi fregati». Marco Baldini a tal proposito rivela un retroscena: «All’improvviso, mentre ero lì che scavavo, ho avuto come una rivelazione, sono uscito dal corpo e mi sono visto dall’alto, ho sentito una calma improvvisa e naturale… Alla fine sono riuscito a convincerli che ero in buona fede e che ero stato truffato anche io».