Marco Balestri, celebre conduttore e pietra miliare della televisione italiana, si racconta con ironia tra carriera e gli scherzi più divertenti di Scherzi a Parte, compreso quello mai andato in onda che incrinò la sua lunga amicizia con Mike Bongiorno. Ospite a Nei Tuoi Panni su Rai 2, Marco Balestri di lui ricorda che “sono stato suo inviato per anni, mi adorava, ci sentivamo due volte al giorno”. Poi l’idea mai andata in onda per Scherzi a Parte: “lo scherzo era abbastanza tranquillo, però poi è degenerato”, confessa, ricordando anche che Mike Bongiorno “era abbastanza intoccabile”.
Marco Balestri racconta che mentre Mike Bongiorno era in vacanza a Saint Moriz lui avrebbe dovuto fingere una fuga di orsi da un “centro di acclimatazione”, con però delle persone travestite da orso. “Io vestito da orso dovevo venire giù da una distesa tutta ghiacciata per chiudere questo scherzo – spiega Marco Balestri alla conduttrice Mia Ceran – solo che sono scivolato ed è venuta via una zampa, e così si è vista la mano. Sua moglie si è accorta che era uno scherzo ed è partito a tutta velocità” con ancora un attore travestito da orso sul tetto della macchina. “Io sono dovuto scappare via da lì. Lui mi fece scrivere dall’avvocato” confessa. “Volevo molto bene a Mike, abbiamo tentato una rappacificazione che non è andata molto bene – ammette Marco Balestri – Un giorno che stavo camminando vicino a uno studio televisivo l’ho incontrato, lui mi ha avvicinato e ci siamo abbracciati. Non abbiamo più lavorato insieme, l’ha vissuta come un figlio che gli fa un torto. Però non mi sono pentito, mi è dispiaciuto, ma ormai quel programma era così. Ho fatto tanti scherzi e ho perso delle amicizie”.
Marco Balestri, “scherzo a Leo Gullotta? Ho avuto l’idea leggendo il giornale”
Un altro scherzo celeberrimo elaborato da Marco Balestri è quello che ha visto coinvolto Leo Gullotta e una tigre, per il quale rivela che “l’idea è venuta leggendo il giornale”. Ospite nel salotto di Nei Tuoi Panni, Marco Balestri spiega che per quello scherzo “mi portano una tigre da Bologna con il suo addestratore, mansueta e buonissima, era un gattone”. La tigre viene quindi lasciata nel garage fino all’arrivo di Leo Gullotta, che “tenta di risalire la rampa e quando arriva a metà la tigre gli ruggisce. Io ero in regia e mi giro subito verso il domatore, che mi dice che non l’aveva mai fatto in vita sua”. Allora a quel punto “ho interrotto lo scherzo, l’ho chiamato e lo sono andato a prendere. Gullotta si è spaventato, non si è sentito bene. Però questo scherzo gli diede una popolarità immensa. Non mi sono pentito ma mi sono spaventato”
Marco Balestri parla con nostalgia della televisione degli anni Ottanta, che lui ha conosciuto come professionista: “era pionieristica, fatta di idee e di persone che debuttavano in televisione, non c’erano canoni precisi di riferimento. Io mi ricordo la trafila che si faceva quando avevi un’idea, quando avevi un appuntamento per cercare di vendere le tue idee per un programma”.