71 anni compiuti da pochissimo e una carriera incredibile, Marco Balestri è una delle icone della televisione italiana, nonchè colui che insieme a pochi altri ha rimodernato il linguaggio dei media durante gli anni ’90. Non solo, è stato proprio lui uno dei migliori ideatori delle gag di Scherzi a Parte, rendendolo uno dei programmi più seguiti e amati di sempre. I fan ricordano ancora gli scherzi a Leo Gullotta, a Mike Bongiorno e all’attore Alain Delon.
Ma come molte persone, anche Marco Balestri ha un lato oscuro nella sua vita. L’autore ha infatti confessato di soffrire di depressione e di attacchi di panico, due malattie diffusissime al giorno d’oggi ma delle quali si parla ancora troppo poco. Lui stesso ha spiegato di come purtroppo nel momento del bisogno la sua amata televisione – alla quale aveva dato tanto – gli ha voltato le spalle. Le sue crisi di panico, racconta lui stesso, ci sono da quando era solo un bambino, e l’hanno portato col tempo a rifiutare ruoli importanti in televisione tra cui quello di conduttore de Le Iene nel 1997.
Marco Balestri, la confessione a cuore aperto: “L’ambiente dello spettacolo? Ipocrita…”
“L’ambiente dello spettacolo è molto ipocrita. Quelli che vanno avanti sono i meno sinceri“, ha rivelato Marco Balestri al Messaggero. E forse è proprio da qui che è partito il suo grande malessere. Ma non solo, ha raccontato a La Repubblica di aver avuto un’infanzia molto difficile, essendo vittima di bullismo e di “un mondo di lupi”, come li ha definiti. “A quei tempi, se dicevi che eri depresso, ti rispondevano di tagliarti i capelli per farla passare“, spiega, confessando di aver spesso dovuto nascondere gli attacchi di panico per non cadere vittima dei pregiudizi.
Oltre al panico, anche la depressione ha avuto un impatto forte nel suo lavoro. “Ti accompagna, ti chiude in te stesso, non dormi. Rimugini sempre“, spiega sempre a Repubblica, dicendo di essere arrivato anche a non riuscire ad uscire di casa. All’epoca, spiega Marco Balestri, aveva sempre le pastiglie in tasca per riuscire a lavorare in televisione, anche se durante un provino ha avuto una crisi di panico e si è fermato senza spiegare a nessuno cosa stesse succedendo. “Ho faticato parecchio per venirne fuori: perdi gli amici e le persone care, vedi tutto in negativo.”, ha raccontato l’autore, che oggi sembra essersi rialzato grazie al lavoro in radio e alla scrittura: “Se ne può venir fuori. Io l’ho fatto con un pizzico di ironia, con un sorriso anche nei momenti più dolorosi“.