Dopo il ritorno nello studio del Grande Fratello Vip, Marco Bellavia è tornato nella Casa, quella che ha abbandonato settimane fa. L’ex concorrente ha voluto un confronto con gli ex coinquilini. “Non è facile parlarvi, perché quando sono uscito mi sono portato con me il dolore di 22 persone, al contrario della solidarietà. Avrei voluto 22 persone che mi aiutassero a risolvere un problemino momentaneo”, ha esordito Marco Bellavia in giardino. “Non ho avuto un grosso problema, ma un problema in un gruppo che non si è dato per nulla da fare per risolvere un disagio momentaneo. Invece sono uscito da solo”.
Quindi, la resa dei conti: “Quando sono arrivato a casa mi sono reso conto che me ne avete dette di tutti i colori. Salvo alcune persone, ce ne sono due-tre”. Marco Bellavia si è quindi sfogato: “Questa cosa mi ha fatto molto male. Dopo venti giorni, mi sono ripreso molto bene, mi sembra di essere anche abbastanza lucido. Mi fa rabbia che sono fuori da questo gioco che ho sognato per ventidue anni”.
Il confronto di Marco Bellavia con i concorrenti del Gf Vip
Sin dalla prima edizione del Grande Fratello, Marco Bellavia ha sognato di partecipare al reality. “Ci ho messo un po’, ce l’ho fatta, ma voi ci avete messo 22 giorni a buttarmi fuori. Perché la colpa è anche un po’ vostra”, ha spiegato l’ex concorrente. “Ho avuto problemi miei, mi sono blindato nella mia mente. Potrei nominarvi uno per uno. Siete ancora in gioco, anche per vincere dei soldi, io invece sono fuori. Forse sono un po’ presuntuoso, ma penso di aver vinto la mia personale gara uscendo fuori, perché ho trovato grande solidarietà”.
Marco Bellavia avrebbe voluto sentir dire altre parole che invece non sono arrivate. “Siete stati egoisti, vi siete dispiaciuti dell’uscita di Ginevra (Lamborghini, ndr), per me no. L’avete detto in due-tre”. Per Marco Bellavia può aver inciso anche il fatto di essere entrato dopo: “Avete giocato dal primo giorno, io ero in svantaggio essendo entrato dopo, non mi sono trovato bene, non mi sono abituato ai ritmi, ho dormito poco e poi quel piccolo disagio è diventato enorme”. Non mancano le eccezioni: “Potrei fare i nomi di Nikita, Antonella e Pamela che sono state molto carine nei miei confronti. Anche George”.