Marco Bellocchio, storia di un regista pluripremiato: i grandi capolavori

Agli appassionati di cinema non è di certo nuovo il nome di Marco Bellocchio, regista navigato nel panorama italiano ed europeo, apprezzato a grandissimi livelli, grazie alle sue produzioni di successo. Nato nel lontano 1939, il regista ottantatreenne ancora oggi non smette di appassionarsi e di lavorare a nuovi progetti, riscoprendo uno slancio creativo notevole. L’anno scorso, tanto per fare un esempio, ha ricevuto la Palma d’oro alla carriera al Festival di Cannes. Bellocchio ha poi fatto il pieno di consensi per Esterno Notte, la fiction Rai basata sulla vita di Aldo Moro, un personaggio che Bellocchio aveva già analizzato con il film Buongiorno Notte.



Nel corso della sua carriera, come dicevamo, ha fatto il pieno di premi e riconoscimenti cinematografici. Nel 1967 ha vinto il Leone D’Argento a Venezia (con il film La Cina è vicina), mentre nel 1991 si è aggiudicato l’Orso d’argento, gran premio della giuria al Festival internazionale del Cinema di Berlino per il film La condanna. Tra i suoi titoli più conosciuti, oltre ai film già citati, ci sono Vincere, Il traditore, L’ora di religione e Il regista di matrimoni.



La vita privata di Marco Bellocchio, l’amore per i due figli e la compagna Francesca Calvelli

Per quanto riguarda la vita privata, non tutti sanno che il regista nell’ormai lontano 2006 era candidato alla Camera dei Deputati alle elezioni politiche nella lista la Rosa nel pugno. Per quanto concerne i legami familiari, Marco Bellocchio aveva un fratello, che era il critico Piergiorgio Bellocchio. Nella sua vita sentimentale invece c’è la montatrice Francesca Calvelli, con la quale ha messo al mondo la figlia Elena.

Il primogenito, invece, si chiama Pier Giorgio, nato da una precedente relazione con Gisella Burinato. Quest’ultimo ha debuttato come attore all’età di sei anni, recitando al fianco dei genitori nelle pellicole Vacanze in Val Trebbia e Salto nel vuoto del 1980.