La trasmissione Lombardia Nera ha acceso i riflettori sull’inferno di Via Bolla a Milano, dove ci sono gli stabili tristemente noti per occupazione abusiva, spaccio, racket e abbandono di rifiuti. I pochi regolari oggi hanno paura ma devono restare in silenzio: “Se devi fare una visita medica ti ritrovi con l’appartamento occupato”, ha dichiarato una residente ai microfoni della trasmissione. Ad intervenire sulla vicenda è stato il giornalista, conduttore ed ex Iena, Marco Berry: “Io mi sono occupato di invisibili, di persone finite per strada, questo oltre 10-15 anni fa, ma oggi la situazione è peggiorata ed i numeri parlano chiaro”.



Il giornalista, dopo aver riportato i drammatici numeri legati al livello di povertà in Italia ha aggiunto: “Non è che posso giustificare qualcuno che se vai in vacanza ti occupa la casa, ma c’è un problema sociale che va risolto politicamente ed economicamente”. Via Bolla resta una delle vie più in difficoltà di Milano sul piano del degrado e della insicurezza. Tristemente nota da anni, di recente si è sviluppato un terribile incendio – l’ennesimo – nelle cantine, che ha evidenziato ulteriormente l’emergenza.



Marco Berry e la situazione in Via Bolla a Milano

Marco Berry, intervenendo in collegamento con Lombardia Nera si è lasciato andare ad un commento: “Via Bolla, oggi, sembra che non sia né della Regione né del Comune”. Il giornalista ha aggiunto: “Via Bolla è nel mezzo della burocrazia”. Al di là delle proprietà, Marco ha spiegato chi sono, a suo dire, i veri invisibili di Via Bolla: coloro che sono regolari ma che cercano di sopravvivere tra incendi, abusivi, furti, rapine e spaccio di droga, oppure chi non ha ancora una casa e cerca di intrufolarsi nelle abitazioni altrui? “Gli invisibili sono tutti”, ha commentato.



Berry ha quindi proseguito nel suo ragionamento: “Se qualcuno si prende la responsabilità o supera il delirio di andare ad occupare la casa di un altro, vuol dire che è disperato, a me non verrebbe mai in mente”. A suo dire, ci sarebbe anche un problema legale: “Se tu trovi una casa occupata, la polizia non può far nulla”, ha precisato. Commentando le immagini mostrate nel corso della trasmissione, il giornalista ha concluso: “Sembra di non essere a Milano. Sono devastanti perché come fai a vivere lì? Mi chiedo, la famiglia che ha diritto a vivere lì, perché deve vivere in quelle condizioni?”.