Marco Bocci è entusiasta del suo primo film nei panni di regista. A Verissimo ammette di aver realizzato un sogno che covava da circa 15 anni ed è riuscito a farlo anche grazie al sostegno delle persone che ama e che gli sono sempre vicine. La prima è sua moglie Laura Chiatti: “Laura mi ha sostenuto e mi ha dato davvero una grande forza. – ammette Marco Bocci – I miei bambini non saranno alla prima perché non è il caso. – scherza, per poi svelare una curiosità – Nel film c’è il mio nipotino, Elia, è stato bravissimo.l È la sua primissima esperienza ero anche preoccupatissimo perché fa un bordello esagerato quando è assieme ai miei figli, invece è stato bravissimo, rispettava i tempi, si riposava… sembrava un professionista!” (Aggiornamento di Anna Montesano)
MARCO BOCCI SI COMMUOVE A VERISSIMO
Marco Bocci ne ha passate tante prima di diventare l’attore di successo che è oggi. Lo ammette a Verissimo nel corso di una chiacchierata con Silvia Toffanin. “È vero che ho lottato come un pazzo per fare questo lavoro. – ha ammesso – 20 anni fa quando ho iniziato era anche tutto molto più complicato. Io sentivo la necessità di raccontare.” Oggi è all’aba del suo esordio come regista, un passo in più in questa carriera già ricca di successi. Bocci ammette di essere molto emozionato: “Il pallino di inventare storie lo avevo sin da bambino, poi è maturato e salito sempre di più questo bisogno, questa necessità di pubblicare e dividere con tutte le persone… perché ci sono temi che vanno condivisi”. Prima di diventare attore, ammette “volevo diventare pilota di aerei”.(Aggiornamento di Anna Montesano)
MARCO BOCCI E L’ESORDIO ALLA REGIA
Marco Bocci torna a Verissimo alla luce della sua recente avventura alla regia. Attore amatissimo del cinema e delle fiction, l’ex Domenico Calcaterra di squadra Antimafia ha da poco finito di girare il suo primo film, A Tor Bella Monaca non piove mai, tratto dal suo omonimo romanzo. Marco Bocci, che in passato ha vissuto proprio in questo quartiere della capitale, ha scelto di raccontare la vita di periferia perché è proprio in quei luoghi, spesso emarginati, che si incrociano le vite di “tanti personaggi, tanti perdenti e tanti sconfitti”. Nella sua nuova avventura, Marco Bocci ha scelto di lasciarsi affiancare da alcuni ex volti di Squadra antimafia, come Andrea Sartoretti e Giordano De Plano. Ma ci sarà una piccola parte anche per lui, anche se la coordinazione ha assorbito ogni fase del lavoro: “ho scelto di concentrarmi sulla regia, curando ogni inquadratura”, spiega al Corriere della Sera.
MARCO BOCCI PRESENTA A VERISSIMO IL SUO PRIMO FILM DA REGISTA
“La trasformazione del libro in film non è stata semplice”: parla così Marco Bocci ripercorrendo tutte le difficoltà che hanno segnato il suo debutto alla regia. Il suo grande salto viaggia in parallelo alla pubblicazione del suo primo romanzo, A Tor Bella Monaca non piove mai, “una storia di fantasia” il cui merito, spiega l’attore in una recente intervista, è quello di scavare nel profondo. A coglierlo di sorpresa, in particolare, la risposta del pubblico di fronte al suo libro: “Non era il romanzo di una persona più o meno popolare che diceva qualcosa della sua vita”, rivela Bocci al Corriere della Sera. “Ho sempre scritto, ma come sfogo mio. Il libro – ha aggiunto l’attore – ha scoperto un lato totalmente intimo e temevo le reazioni. Il risultato mi ha meravigliato e certe recensioni, anzi, hanno anche aiutato la mia autostima”.
MARCO BOCCI ALLA REGIA: È STATO NATURALE”
Con il film tratto dall’omonimo libro A Tor Bella Monaca non piove mai, Marco Bocci si toglie di dosso l’etichetta che il suo personaggio più celebre, Domenico Calcaterra, gli ha lasciato nel corso degli anni: Nel mio mestiere spesso le cose funzionano per cliché – spiega l’attore al Corriere della Sera – hai successo con un personaggio e da lì ti chiamano sempre per gli stessi ruoli”; ma ricalcare sempre lo stesso personaggio, senza potersi rimettere mai in gioco “fa perdere il fascino di questo lavoro. Questa mia evoluzione – conferma infatti Marco Bocci – rappresenta anche la possibilità creativa di esprimersi liberamente”. E, di fronte alle immagini che lo immortalano sul set nel suo ruolo da regista, oggi svela: “È stato tutto troppo naturale. Semplicemente- conclude Marco Bocci – dopo averlo tanto aspettato ho iniziato a farlo”.