Marco Carta è felice di poter festeggiare l’assoluzione che nei giorni scorsi l’ha scagionato dall’accusa di furto alla Rinascente. Oggi, però, resta l’amarezza per non essere stato capito e a Live Non è la d’Urso punta il dito verso un mondo che non fa sconti a nessuno: “in Italia spesso è più facile credere… Ci piace credere alle cattive cose e non alle belle cose – spiega l’ex allievo di Amici – È un paese che punta facilmente il dito”. Dopo il ciclone che l’ha travolto nei mesi scorsi, e i conseguenti commenti al vetriolo, Marco Carta ha infatti cominciato a chiudersi in se stesso, evitando, quando possibile, di lasciare la sua casa: “avevo qualche problema ad uscire in generale, uscire per strada – spiega l’ex allievo di Amici – mi sentivo osservato, era una mia paranoia e non ero a mio agio”. Ad aiutarlo, in questo periodo così complicato, il suo compagno, Sirio Filippo Campedelli: “Ho trovato rifugio in Ufi. È il mio fidanzato, in realtà si chiama Sirio”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
Marco Carta: “Il giudice che mi ha assolto…”
Marco Carta a Live – Non è la d’Urso parla per la prima volta dell’amicizia, ormai interrotta, con la sua fa, ed ex migliore amica, Fabiana Muscas. Dopo il furto delle magliette alla Rinascente, i due non si sono più sentiti, e oggi che questa brutta vicenda è soltanto un lontano ricordo, l’ex vincitore di Amici ha deciso di prendere le distanze da lei. “Non l’ho più sentita perché non mi va, ed è comprensibile, chiunque l’avrebbe fatto”, spiega Marco Carta, oggi felice di poter finalmente urlare la propria innocenza anche grazie a quei filmati fino a qualche tempo fa tanto chiacchierati. “Il giudice che mi ha assolto – spiega infatti il cantante – li ha visionati talmente bene che io potevo anche avere un’assoluzione parziale, perché per mancanza di prove non puoi sbattere uno dentro. E invece no, è assoluzione piena per non avere commesso il fatto”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
Marco Carta: “L’accanimento mi ha fatto male”
“Ero tranquillo, ma ero preoccupato per la mia famiglia”. Parla così Marco Carta in esclusiva a Live – Non è la d’Urso. “Sono passati un paio di mesi, mesi molto difficili – ricorda il cantante – ho sempre tenuto una maschera stampata in faccia per far stare tranquilli i miei familiari, le persone che stanno accanto a me ma non è stato facile”. Oggi Marco Carta è stato assolto, anche se il pm ha impugnato la sentenza. Della vicenda, infatti, esistono oggi due versioni: una è quella addetto alla sicurezza, che poco prima del fermo avrebbe assistito a una scena sospetta. “Diciamo che entrambe le versioni sono sbagliate – spiega l’artista – quando sono uscito, sono uscito prima ed ero al cellulare, quando mi sono girato e l’ho vita accerchiata (parla di Fabiana Muscas, ndr) sono tornato indietro […] Una persona che ha paura per la propria incolumità e che sa tra l’altro di aver fatto qualcosa non torna indietro e questo è ovvio, c’è stato un accanimento generale che mi ha fatto molto male, oggi sto bene, sono sereno però è stato molto brutto, soprattutto quello sui social, ma la polizia postale sta provvedendo, tanto gli Screenshot sono stati fatti”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
Marco Carta, il sostegno di Caterina Balivo
Questa sera Marco Carta chiude definitivamente un capitolo della sua vita buio e complicato. Il cantante è stato assolto dalle accuse di furto e oggi è pronto a raccontare i dettagli di questi momenti tra il dramma e la gioia, quella che stava attendendo da mesi, a Barbara D’Urso. La conduttrice, d’altro canto, è sempre stata dalla sua parte e più volto lo ha accolto nel suo studio. Ma non è stata la sola a credere sempre in lui e schierarsi dalla sua parte. Anche Caterina Balivo ha infatti sempre palesato la sua amicizia nei confronti di Marco, soprattutto in questo momento così complicato. E infatti, alla notizia della sua assoluzione, Caterina ha dichiarato in diretta durante il suo show Vieni da Me “Ho sempre creduto in te”. Marco la ringrazierà questa sera in diretta? (Aggiornamento di Anna Montesano)
Marco Carta a Live non è la D’Urso dopo l’assoluzione
“Questi mesi sono stati un vero incubo, oggi con la parola assoluzione ricomincio a respirare“: questo il commento di Marco Carta in seguito alla conclusione del processo a suo carico, per l’accusa di furto di sei magliette alla Rinascente di Milano. Una brutta pagina iniziata quello scorso 31 maggio e che si è conclusa nel migliore dei modi per il cantante solo in questi ultimi giorni. Oggi, lunedì 4 novembre 2019, Marco Carta sarà ospite di Live – Non è la d’Urso per raccontare ancora una volta la sua verità, condita di rivelazioni shock su quanto accaduto davvero il giorno del suo arresto. “Adesso posso riprendere più forte la mia musica, ora sì che posso davvero tornare a sorridere“, ha scritto subito dopo la sentenza sui social, ringraziando tutti coloro che gli sono stati accanto in un momento così difficile. Purtroppo Carta è ancora in bilico: il PM Nicola Rossato, ricorda Il Giorno, ha già annunciato di voler fare ricorso contro la decisione dei giudici di assolverlo con formula piena. Secondo il suo punto di vista, nei video della sorveglianza della Rinascente ci sarebbero le prove della colpevolezza del cantante, chiedendo così una condanna a 8 mesi di carcere ed al pagamento di 400 euro di multa. “L’estraneità del nostro assistito è talmente certa che siamo sicuri che la vicenda finirà qui“, hanno detto invece i difensori dell’artista.
Marco Carta: le lacrime dopo l’assoluzione
“Non ho mai smesso di credere“, scrive Marco Carta in un lungo post, spiegando come ad oggi consideri l’accusa di furto solo un brutto sogno da cui si è risvegliato. Felice il World Paper, il fandom che lo segue da vicino e che lo ha sostenuto anche nella lotta per dimostrare la propria innocenza per gli eventi accaduti alla Rinascente di Milano alcuni mesi fa. Clicca qui per leggere il post di Marco Carta. “Caro Marco io sono indignata da stamattina. Perché gli errori, gli sbagli si devono pagare, ma nessuno si deve permettere di deridere o di giudicare, così come ho sottolineato nel mio ultimo post. Ti vogliamo bene”, ha scritto subito Caterina Balivo fra i commenti, dopo aver diffuso la notizia dell’assoluzione del cantante nel suo programma Vieni da me. “Ha detto solo ‘Oddio, grazie’ e ha staccato il telefono, stava piangendo“, ha rivelato invece il difensore Simone Ciro Giordano, che si è occupato del caso di Carta con il collega e avvocato Massimiliano Annetta. Non è tutto finito però: Marco ha deciso di ritornare negli studi di Barbara d’Urso per mettere a tacere una volta per tutte gli haters che non credono alla sua innocenza, nemmeno dopo la sentenza positiva dei giudici.