Il cantante Marco Carta è stato intervistato nella serata di ieri dal programma di Rete Quattro, Zona Bianca. Argomento di dibattito, il tanto discusso Ddl Zan, pacchetto di leggi contro l’omotransfobia e qualsiasi tipo di discriminazione, e a riguardo si è parlato molto di fluidità: “La fluidità è semplicemente essere se stessi – spiega l’artista sardo – ci sono ragazzi e persone che non si riconoscono ne in una sessualità ne in un’altra perciò sul momento, o stando al periodo, o alle loro voglie di esprimersi, si sentono di praticare sesso sia con uomini che con donne”.
La giornalista di Zona Bianca ha quindi chiesto a Marco Carta se il suo outing sarebbe stato più semplice nel caso in cui fosse nato una decina d’anni più tardi, e lui ha replicato in maniera affermativa: “Fossi nato dieci anni dopo probabilmente sarebbe stato un po’ più semplice, ma non è che sarebbe stato più semplice fare outing ma sarebbe stato più semplice vivere l’adolescenza, che è un momento molto particolare della vita di un individuo”.
MARCO CARTA: “ESSERE FLUIDI NON VUOL DIRE CHE BISOGNA ESSERLO PER SEMPRE”
Tornando sulla fluidità, il cantante vincitore di Amici ricorda come l’essere fluido potrebbe non durare per tutta la vita: “Non vuol dire che bisogna esserlo per tutta la vita, ci sta l’età in cui uno è un po’ combattuto e non si sente ne carne ne pesce, magari probabilmente più in la si saprà riconoscere in una chiara identità, o forse no, chi lo sa, l’importante è che sia viva la libertà”.
Ma c’è il rischio che la fluidità possa divenire una sorta di moda? Marco Carta a riguardo specifica, dicendosi scettico: “Non penso possa diventare una moda anche perchè c’era il periodo in cui si diceva che essere gay era di moda ma non lo è mai stato, bisognerebbe ‘violentarsi’ per fare qualcosa che non si sente dentro, io penso di no”. Fortunatamente al momento non sembrano esservi comunque episodi discriminatori verso i fluidi: “Al momento non viene discriminata o non viene capita oppure uno barbaramente dice almeno non è gay, al 50% si salva, spero non sia questo il ragionamento ovviamente, vedremo”.