Dal caos Astrazeneca ai prossimi vaccini disponibili, Marco Cavaleri a tutto tondo ai microfoni di Che tempo che fa. Il responsabile della strategia vaccini dell’Ema si è subito soffermato sulla sospensione del vaccino anglo-svedese: «Sono scelte a volte un po’ emotive basate sulla paura che qualcosa stia succedendo e che la popolazione non capisca e questo ha portato parecchi Paesi europei a fermare le vaccinazioni. Noi chiedevamo di aspettare di vedere i dati, la scienza deve venire prima e dobbiamo cercare di avere certezze».

Marco Cavaleri ha poi evidenziato che l’Ema non era a favore della sospensione del vaccino Astrazeneca, chiedendo prima una verifica dei dati e poi lo stop: «Bisogna prima capire se c’è un rischio reale, perche se non c’è fermare le campagne vaccinali crea solo confusione e inutile panico».

MARCO CAVALERI: “NEI PROSSIMI MESI AUMENTO MASSICCIO DI VACCINI”

Marco Cavaleri si è poi soffermato sulla carenza di vaccini anti-Covid: «Li avremo, c’è voluto del tempo perché generare l’infrastruttura per produrli necessita del tempo, sono prodotti biologici complessi. Quello che è mancato è prima ancora di sapere se funzionavano, se erano efficaci, l’aumento della produzione e ora stiamo rincorrendo. Ma nei prossimi mesi vedremo un aumento massiccio della produzione». Marco Cavaleri si è poi soffermato sui prossimi vaccini disponibili: «Tra i vaccini abbiamo tre farmaci che stiamo guardando: uno è quello di Curevac, sta procedendo un ampio studio clinico e speriamo di poterlo approvare intorno a giugno. Poi abbiamo il vaccino di Novavax, abbiamo visto studi clinici in Uk e Sudafrica contro le varianti che il vaccino può essere altamente efficace. Qui ci sono problemi di produzione, quindi slitterà probabilmente a giugno. Poi il terzo vaccino è il russo Sputnik: come tutti sanno, ha iniziato la revisione a cicli. E’ un passaggio importante perché non avviene per tutti i vaccini ma per quelli che riteniamo promettenti.  Con Sputnik faremo anche delle ispezioni in Russia per la produzione che per lo studio clinico ad aprile».