Marco Columbro: “Io diventato attore per scherzo”

Marco Columbro, ospite di “Ciao Maschio”, racconta come è cominciata la sua carriera: “Mi ero messo in mente di fare l’attore dopo uno scherzo andato bene. Allora feci un esame di psicologia all’università di Firenze, dove ero iscritto, e il giorno dopo feci un provino alla Rai a Milano. Un mese dopo mi dissero che c’erano i Giochi senza frontiere a Lucca: allora andai. Ero affascinato da questo mondo ma il mio amico si era stancato allora andammo al bar. Lì c’era un signore di mezza età e mi disse ‘Io sono il capo della commissione che l’ha giudicata a giugno’. Pensa tu che coincidenza. Allora mi disse che il provino era andato bene e che ero promettente e che avrei ricevuto la lettera della Rai”.



La carriera di Marco Columbro, però, è legata principalmente a Mediaset: “Io all’epoca, negli anni ’80, davo la voce a un gruppo di ragazzi che facevano i pupazzi. Un giorno feci sei voci diverse di sei personaggi e da lì mi chiamarono varie volte” racconta. Proprio lì, l’attore ha conosciuto Silvio Berlusconi, con il quale ha cominciato una lunga amicizia.



Marco Columbro: “Dopo la malattia non mi hanno più richiamato”

La carriera di Marco Columbro qualche anno fa ha subito una devastante battuta di arresto. “Troppo lavoro, troppo stress, la pressione ha cominciato ad essere ballerina e ho avuto un picco pressorio con un’emorragia celebrare e un coma di venti giorni. Ne sono uscito bene, non ho nessun problema, ma per Mediaset sono morto e anche per la televisione in generale. Me ne sono fatto una ragione ma i primi anni è stato molto duro. Quando ho avuto la malattia ero al picco della notorietà, non stavo andando male: ma è andata così e va bene così, chi se ne frega” spiega l’attore.

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