Marco Columbro, presentatore tv, è intervenuto in qualità di ospite nel salotto televisivo di “Bella Ma’”, la trasmissione del pomeriggio di Rai Due condotta da Pierluigi Diaco. Volto di alcune edizioni di “Paperissima” in tandem con Lorella Cuccarini, Columbro ha subito spiegato il suo allontanamento dal piccolo schermo: “Sono mancati i soldi, le emittenti hanno tirato le redini un pochino a sé, hanno stretto il portafoglio. Sono anche mancate le persone illuminate che dovevano fare provini a persone in grado di stare davanti alla telecamera…”.



Prima di essere preso in Rai nel 1974, Marco Columbro ebbe un’infanzia stupenda, che ancora oggi ripercorre con passione: “Mamma era una casalinga, papà un ragioniere, genitori di 5 figli, di cui 4 femmine. Eravamo una famiglia modesta, non vivevamo nell’oro, ma i miei mi hanno sempre insegnato a essere onesto, a fare del bene agli altri, a non essere arrogante, a non essere strafottente, a essere buono. I primi 7-8 anni li ho passati in campagna. Ho vissuto a contatto con la natura: ricordo che percepivo il cambio delle stagioni con i profumi dell’orto”.



MARCO COLUMBRO: “ICTUS? MI SENTIVO FRAMMENTATO, NON RIUSCIVO A FARE COSE BANALI”

Nel dicembre 2001, Marco Columbro fu colpito da un ictus che lo mandò in coma. Al suo risveglio, il conduttore televisivo ha incontrato grandi difficoltà, come ha rivelato lui stesso nel corso della diretta di “Bella Ma’”: “È difficile da spiegare, ma ti senti frammentato. Non sapevo più chi fossi. Poi non riuscivo a fare cose banali, come saltare a piedi uniti, e parlavo rallentato: ero preoccupato di non poter tornare a fare teatro”.

A quel punto, non gli è rimasto che ripartire da zero: “Ho dovuto imparare nuovamente a fare tutto… La barba, camminare, usare le posate, come se fossi un bambino che nasce in un corpo da adulto, ma con la mente a pezzi. Grazie a quell’ictus, però, i dottori hanno scoperto un aneurisma che avevo nel cervello e che probabilmente mi sarebbe stato fatale”.