Marco Columbro ricorda il servizio militare
Ospite della puntata di Oggi è un altro giorno del 15 maggio, ai microfoni di Serena Bortone, Marco Columbro ripercorre tutta la sua carriera, ma ricorda anche il periodo antecedente al suo debutto nel mondo dello spettacolo. Prima di capire di voler diventare un attore, Columbro aveva deciso di iscriversi a psicologia. Un percorso di studi che, però, interrompe quando parte per il servizio militare che non si conclude come aveva immaginato. “Nella biografia di questo ragazzo che si definisce pazzo, si dice che ti hanno riformato dal servizio militare per turbe psichiche e tu studiavi psicologia”, spiega Serena Bortone.
“Io studiavo psicologia a Firenze però da piccolo soffrivo di sonnambulismo e quindi quando andai a fare il servizio militare, mio padre che era un ex ufficiale di Marina mi disse che avrei dovuto fare il militare, ma che dovevo stare attento perchè soffrivo di sonnambulismo”, spiega Columbo.
Marco Columbro: “Sonnambulo sin da bambino”
Ad accompagnare alla visita medica per il militare Marco Columbro fu proprio il padre che, da una parte voleva che lui rispettasse il servizio di lega e, dall’altro, era preoccupato perchè soffriva di sonnambulismo. “Mesi prima che io facessi la visita, era morto un carrista e quindi quando andai alla visita, mio padre che mi accompagnò disse ‘mio figlio deve fare il militare, però, soffre di sonnambulismo. Se gli accade qualcosa…’. Io feci la prima visita e mi fecero rivedibile. L’anno successivo mi chiusero all’ospedale San Gallo di Firenze e mi misero in una struttura con le inferiate chiuse. C’era un ragazzo che si era tagliato le vene. Io ero sonnambulo, ma non ero pazzo”, racconta l’attore.
“Una cosa terribile”, commenta Serena Bortone. “Finita la visita ti dicono se sei arruolato oppure no. Fu riformato per l’articolo 28 ovvero per turbe psichiche e lì capii che non avrei potuto fare lo psicologo e decisi di fare l’attore”, spiega Columbro.