È ancora un giallo la morte dell’imprenditore 55enne Marco Conforti, trovato senza vita nel bagagliaio della sua auto in un parcheggio a Torino. Al momento le indagini proseguono nel massimo riserbo e nessuna pista sarebbe esclusa, compresa quella di un delitto, ma l’ex moglie della vittima non crede all’ipotesi omicidio. È stata lei stessa, intervistata poche ore fa dalla trasmissione Ore 14 di Milo Infante, a respingere con forza questo scenario sottolineando la sua amarezza per le dicerie che si starebbero moltiplicando intorno al conto dell’ex marito.



Marco Conforti è stato ucciso? Non c’è ancora una risposta e la famiglia non pensa che qualcuno possa avergli fatto del male. La sua ex moglie è convinta che possa essere accaduto altro e in particolare ipotizza un malore che qualcuno che potrebbe essersi trovato in compagnia dell’imprenditore nelle sue ultime ore, potrebbe non aver gestito nel modo giusto per paura o “per toglierselo di mezzo”. Una pista inquietante su cui la donna si è soffermata ai microfoni del programma di Rai 2 e che ha voluto spiegare nel dettaglio ricordando la figura del 55enne come un uomo dalla mente brillante e dedito al suo lavoro.



Le parole dell’ex moglie di Marco Conforti: “Non è stato omicidio”

Sono ore particolarmente delicate e complesse nell’inchiesta sulla morte di Marco Conforti, mentre gli inquirenti starebbero passando al setaccio le sequenze registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona in cui si trovava l’auto dell’imprenditore con dentro il suo cadavere. Sull’asfalto sarebbero state rilevate tracce ematiche ora al vaglio di chi indaga, in un quadro ancora di difficile interpretazione.

Tengo a fare l’intervista – ha dichiarato l’ex moglie di Marco Conforti a Ore 14, in collegamento telefonico – perché stanno dicendo cose assurde che lo stanno infamando. Marco è un lavoratore, sì, si divertiva, ma non era uno zombie che vagava nei parchi. Io sono scioccata, ma più che altro anche per rispetto anche dei miei figli. Sono tutti scioccati. La cocaina faceva parte della sua vita, non lo nego, e faceva di tutto per non farlo proprio più. Voleva smettere, ha lavorato come un pazzo, ha costruito un impero, ha una testa galattica, un cervello unico. La mia idea è che magari sia stato male e l’hanno messo nel bagagliaio per toglierselo di mezzo (…) ma non è stato omicidio di certo“.