Marco D’Amore ospite nella nuova puntata di “X Factor 2019” in onda giovedì 28 novembre 2019 su Sky Uno. A pochi giorni dall’uscita del film “L’immortale”, scritto, diretto e interpretato dallo stesso D’Amore, l’attore di Gomorra sarà protagonista sul palcoscenico del talent show con il conduttore Alessandro Cattelan. Insieme i due eseguiranno un testo di Anis Mojgani tradotto da Simone Savogin e dal titolo “Shake the dust”; si tratta di un inno alla diversità e all’unicità. Una “slum poetry” con musiche composte da Dardust. Una performance che ci mostrerà il celebre attore partenopeo nelle vesti di “cantante” prima di approdare con “L’Immortale” nelle sale cinematografiche dal 5 dicembre. Un film che si preannuncia imperdibile per i tantissimi fan della serie Gomorra visto che sul grande schermo tornerà Ciro Di Marzio. Ecco come è nato il progetto: “ho avuto l’idea tre anni fa, ben prima della famosa scena in cui Genny mi spara. L’ho meditata a lungo, ma per realizzarla ho avuto bisogno di Riccardo Tozzi, presidente di Cattleya, e Nicola Maccanico di Vision Distribution. Sono i primi a cui ho raccontato il progetto e che mi hanno aiutato a realizzarlo”.



Marco D’Amore: “mi sembrava che Ciro non avesse più niente da raccontare…”

La morte di Ciro di Marzio, il personaggio interpretato da Marco D’Amore nella serie cult “Gomorra”, ha fatto discutere tanto e tantissimi fan non hanno gradito minimamente l’uscita di scena del personaggio. In realtà a chiarire cosa è successo davvero è stato l’attore dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni: “avevo deciso di uscire di scena perché mi sembrava che Ciro non avesse più niente da raccontare, ma questo aveva creato grande dispiacere e discussioni con la produzione. La stima che mi hanno dimostrato da una parte e l’affetto verso il personaggio dall’altra mi hanno fatto pensare alla possibilità di un altro percorso”. Riguardo al ritorno sul grande schermo di Ciro Di Marzio, l’attore ha anticipato: “vedremo un tradimento. Si dice che “per crescere bisogna tradire il padre”. Noi abbiamo tradito perché, pur facendoci guidare dal linguaggio di “Gomorra”, siamo andati oltre. Raccontiamo infatti anche la Napoli della fine degli Anni 80. Quando Ciro ha circa 9 anni e si muove in un contesto malavitoso più guascone, piratesco”.

Marco D’Amore: “Ciro di Marzio ha la mia stessa età”

E’ innegabile che il successo di Marco D’Amore è legato al personaggio di Ciro di Marzio interpretato nella serie “Gomorra”. Parlando proprio del personaggio, l’attore napoletano ha voluto fare alcune precisazioni: “il personaggio ha la mia stessa età ed è cresciuto in un contesto simile al mio. Io però non ero un orfano come Ciro, anzi, avevo una grande famiglia che mi spiegava quello che vedevo per strada e mi insegnava ad allontanarmi da quei pericoli. Per fortuna io e mio fratello avevamo i nostri genitori come modelli. Oggi sono in pensione ma all’epoca mamma insegnava Italiano, Latino e Greco in un liceo e papà era fisioterapista”. “L’immortale”, il film che segna la “resurrezione” di Ciro in realtà non è collegato alla serie Gomorra come ha rivelato il regista ed attore a Sorrisi: “il film è pensato perché anche chi non ha visto “Gomorra” possa andare al cinema e imbattersi nella storia di un uomo, ma i fan della serie troveranno tanti rimandi che li emozioneranno parecchio”.

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