Veicolare messaggi è alla base del senso della musica, delle canzoni che gli artisti decidono di sfornare basandosi tanto sulle esperienze personali quanto sugli accadimenti nel mondo. Spicca il valore introspettivo, forme di dialogo, racconti senza filtri; lo sa bene Marco Ferradini che con la canzone ‘Teorema’ al Festival di Sanremo 2024, proprio con l’antifona che si cela tra le righe del brano, desta ancora oggi qualche critica e ‘accusa’ di sessismo.



Ospite nello studio di Caterina Balivo a La Volta Buona, Marco Ferradini è intervenuto proprio per chiarire ulteriormente il senso del suo brano a dispetto delle accuse di sessismo rispetto alla natura del testo e del suo significato. “Perchè mi hanno massacrato? Questa è la canzone dell’uomo ferito, e gli uomini non sanno soffrire per amore, non vogliono. Questo brano è stato scritto per aiutarli a sopportare questa sofferenza; non è quindi contro qualcuno o qualcosa, è semplicemente molto sincera. Potrebbe addirittura essere stata scritta da una donna rispetto a come si comporta rispetto ad una sofferenza d’amore”.



Marco Ferradini a La Volta Buona: “Ci crescono dicendo: ‘L’uomo vero non deve piangere’…”

Le parole di Marco Ferradini, volte a giustificare il senso della canzone ‘Teorema’ che nel tempo ha attirato non poche critiche, mettono in evidenza un concetto in particolare: la sofferenza. Un tema che ritorno nella sua canzone e che, a suo dire, si ricollega ad una tendenza educativa che accompagna ho accompagnato gli uomini nel contesto familiare. “La sofferenza arricchisce l’amore, invece gli uomini davanti alle difficoltà reagiscono in modo animalesco. Piangono pogo, le mamme fin da piccoli dicono: ‘L’uomo vero deve essere forte, conquistatore, e il vero uomo non piange mai’. Purtroppo cresciamo sbagliati e ci comportiamo in modo sbagliato…”.

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