C’è anche il grande Marco Maddaloni in collegamento con il programma Storie Italiane, su Rai Uno. Il grande judoka e personaggio televisivo è ovviamente chiuso in casa in queste settimane di epidemia da coronavirus: “Abbiamo chiuso le palestre – esordisce il 35enne originario di Napoli – una a Scampia e l’altra a Caserta. Una serve per aiutare i ragazzi della zona a dargli un po’ di alternativa, l’altra invece era un bel progetto con mio fratello e mio cognato, era una startup e dopo tre mesi chiudere una startup è tosta…”. Marco è chiuso in casa con la moglie Romina e con i suoi due figli: “In questo momento sono chiusi tutti in camera – spiega a riguardo lo stesso judoka – stanno facendo un macello da dieci giorni”.
MARCO MADDALONI: “CERCO DI VEDERE IL BICCHIERE MEZZO PIENO”
Maddaloni si sente di dire qualcosa alle molte persone che in questi giorni stanno uscendo di casa per ritrovarsi nei parchetti e allenarsi. Secondo lo stesso ex di Pechino Express e de l’Isola dei Famosi, si tratta di un comportamento irresponsabile e assolutamente da condannare: “Quando vedo quelli che vanno a correre mi viene da ridere – esclama – ci sono degli atleti professionisti che hanno stoppato la loro preparazione alle olimpiadi e questi escono di casa per correre: bisogna stare a casa, state a casa!”. Questi giorni di “reclusione” Maddaloni sta cercando di viverli in maniera serena: “Io cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno – dice a riguardo lo sportivo – posso passare più tempo con mia moglie e mia famiglia, però capisco quelli che stanno lontani dai propri cari, io ho mia madre, ad esempio, che è dodici giorni che è da sola, e che vorrebbe parlare con qualcuno. E’ un periodo duro per tutti, dobbiamo tenere duro e capire che solo così potremo superare questa emergenza”.