Marco Masini, ospite di “Non disturbare” di Paola Perego, ha raccontato uno dei periodi più difficili della sua vita. Il cantante in passato, proprio come successe per la grande Mia Martini, fu accusato di portare sfiga, sfortuna. “Iniziò tutto per scherzo. Lo facciamo tutti, tutti prendiamo in giro qualcuno” ricorda il cantautore fiorentino a cui per diversi anni venne attaccata l’etichetta di porta sfortuna. Un periodo terribile che il cantante ha raccontato così: “Era una persecuzione, non riuscivo neanche ad andare al bar a prendere il caffè. Vedevi gente che si girava e si toccava, era difficile. Mi sentivo disarmato, quella è un’arma letale”. Queste malelingue lo portarono anche ad essere allontanato dal mondo della televisione: “C’era scritto: ‘il pezzo è bello ma il suo artista emana energie negative’. La mia casa mi disse che aveva difficoltà a fare promozione e non aveva più budget per i miei progetti”. Una vicenda che ha segnato nel profondo anche la vita di Mia Martini, che il cantante ricorda così: “Per Mimì in maniera casuale accadde qualcosa durante il montaggio di un palco, per me invece tutto cominciò per le canzoni che cantavo”. Le sue canzoni, infatti, per alcuni era visto come qualcosa di negativo, anche se Marco nonostante tutto non si è mai arrabbiato con nessuno. “Io non credo nella cattiveria della gente, assolutamente non credo di essere stato odiato. La cattiveria arriva dall’odio” ha detto il cantante che nel 2004 a Sanremo si è ripreso la sua grande rivincita vincendo con “L’uomo volante”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
MARCO MASINI: “DICONO CHE PORTO SFIGA”
Marco Masini è stato sempre associato al dolore e spesso anche alla sfortuna più nera. Quel tipo di iella che chiude improvvisamente le porte della musica anche agli artisti che hanno dimostrato la loro bravura sul campo. Masini avrà regalato brani indimenticabili come T’innamorerai (1993), Ti vorrei (1991), Disperato (1990), Ci vorrebbe il mare (2004) e molti altri ancora, ma questo non ha impedito ai mal pensanti di vederlo come un uccello del malaugurio. Negli anni il cantautore è stato colpito duramente da questi attacchi, riuscendo a volte a reagire ed altre no. Lo dimostra la decisione fatta ormai diciotto anni fa di ritirarsi del tutto dalle scene musicali. “Dicono che porto sfiga, allora è meglio che chiuda qui la mia carriera di cantante”, rivela su Rai 2 scegliendo un venerdì 13 per il suo inaspettato annuncio. Le cose sono cambiate? In qualche modo sì: Marco Masini ne parlerà a Non disturbare oggi, martedì 30 luglio 2019, in occasione di una nuova puntata. Ad un passo dal trentesimo anniversario della sua carriera, il cantautore ha sottolineato al programma di Radio 2, Lunatici, di non avere alcun rancore verso chi ha iniziato a diffondere quella scottante diceria. “Non è una cosa che si fa con cattiveria, si fa per paura, è sintomo di una fragilità”, afferma infatti parlando di come ad oggi sia felice del percorso fatto nella discografia italiana, periodo nero compreso. Masini del resto non è stato l’unico a subire la stessa gogna: basti pensare a Mia Martini, che scelse di chiudere ogni porta nell’83. Anche Dalida fa parte delle vittime della superstizione, anche se la leggenda della sua sfortuna era legata per lo più alla sfera romantica. Si diceva che innamorarsene avrebbe portato sfortuna, forse per via di quei tre folli amori della sua vita che scelsero di togliersi la vita: Luigi Tenco, il produttore Lucien Morisse ed ex marito, e persino Richard Chanfray, con cui ebbe una relazione di quasi dieci anni e finita due anni prima che il Comte de Saint-Germain si togliesse la vita.
Marco Masini, una vita non semplice
La vita di Marco Masini non è stata di certo semplice e non tanto a causa per la nomea di iettatore, quanto per la perdita prematura della madre Anna Maria. Sarà infatti la sorella Susanna a crescerlo e accompagnarlo negli anni successivi alla terribile perdita, nonostante lei sia più piccola di sei anni. Complici e sorridenti, diversi eppure uniti: Masini dedicherà a Susanna la canzone Il morbo di Beautiful presente nell’album Il cielo della vergine, il quarto dell’artista e pubblicato nel ’95. Un titolo scelto per via della dipendenza della sorella dalla soap americana, tanto da farla diventare una vittima e non solo della giocosa e bonaria presa in giro del cantautore. La carriera ha invece concesso a Masini una doppia vincita. La prima avviene nel ’90 quando vince la categoria Giovani del Festival di Sanremo grazie al brano Disperato. La seconda 14 anni più tardi, quando conquista pubblico e cririca con L’uomo volante. Una rivincita che gli permette in un certo senso di annullare le critiche registrate nella prima fase della sua presenza musicale. L’amore invece gli ha sorriso forse solo a metà. “Ho avuto sei relazioni con ragazze conosciute a Milano”, confessa a Il Giorno quattro anni fa, parlando del primo bacio con una certa Giusy, avvenuto a bordo di un tram, fino all’ultima allora nota del 2007. Dopo tutto la fine delle sue relazioni è al centro di tante delle sue canzoni più note e da quell’anno in poi ha avuto altri legami noti. Come quello con Aurora Nardozzi, iniziato nel 2011 e terminato due anni più tardi. Negli anni successivi invece ha dichiarato di essere single e felice di questo suo status, nonostante il forte desiderio di diventare padre e qualche avvistamento sospetto con delle ragazze misteriose.