Marco Masini si racconta a Verissimo

Marco Masini durante la diretta di oggi di Verissimo, in onda su Canale 5, si è raccontato ai microfoni di Silvia Toffanin. Un’infanzia “all’insegna del sogno da raggiungere” racconta, con l’importante eredità lasciatagli “da mia madre, il dono dell’intonazione. Era molto intonata e amava cantare”, ricorda. “Quando avevo 4/5 anni ero già innamorato della musica e la famiglia mi è servita tantissimo. Poi mia madre ci ha lasciati e mia sorella è diventata immediatamente mia madre a 13/14 anni”. Dopo il lutto sarebbe stata proprio la sorella  a dargli “quella sicurezza e dolcezza che sa darti una madre”.



“Avevo 17 anni quando mamma si è ammalata”, racconta Marco Masini a Verissimo, “ma avevo la musica a salvarmi. La vita è un insieme di alti e bassi che ti fanno maturare e crescere, se non avessi avuto il grande amore per la musica forse l’avrei vissuta diversamente la malattia di mia madre”. “Credo”, racconta emozionato, “che lei sia stata la fautrice di tutto quello che ho fatto io. A 16 anni dovevo suonare in una cover band, ma mio padre non mi voleva mandare, quando si ammalò lui le chiese che cosa desiderasse, e lei volle farmi andare a suonare. È iniziata lì la mia carriera”. Il successo per Marco sarebbe arrivato solo dopo la morte della madre, ma è convintissimo che “lei lo sapeva già, aveva già un disegno e io l’ho realizzato. Io so che il suo spirito c’è, mi protegge e sa quello che succede”.



Marco Masini, suo padre e l’amore

“Mio padre”, continua a raccontare Marco Masini a Verissimo, proseguendo nei suoi ricordi di famiglia, “l’ho vissuto di più. È morto due anni fa e credo di essere stato fortunato perché mio padre ha avuto sempre la forza di correggermi e gli ho dato ascolto. Quello che dicono i genitori, quando sei giovane, sembra incomprensibile, ma poi si rivela sempre giusto”. Il padre, inoltre, avrebbe visto il successo di Marco avvicinarsi, ma ora racconta che se “devo dire la verità, mio padre ha cominciato a sorridere quando ha visto i primi soldi arrivare con la musica, era molto logico e lucido. I primi soldi arrivarono negli anni ’80, con la cover band, quando lavoravo anche in studio di registrazione. Da lì e nato un percorso che ha fatto sorridere mio padre che mi voleva dietro ad una scrivania, spingendomi ad iscrivermi a ragioneria”.



Interpellato sulla fatidica domanda sull’amore, Marco Masini racconta che “credo nell’amore in assoluto, ed è la cosa più bella che ci ha regalato la vita. Sono amato, amo e credo che sia l’unica stella da seguire”. Mentre sull’idea di avere un figlio, “credo che sia legittimo a 40 anni desiderare un confronto con una cosa meravigliosa, un figlio, lasciare qualcosa e avere il desiderio di avere qualcosa di importante per potersi raccontare e, anche, per rimediare a quello che si è fatto di sbagliato nella vita. Oggi ho quasi 60 anni e credo che peccherei d’egoismo a volere un figlio, che a 20 anni ha bisogno di un amico e dalla tua forza e lucidità dipende il percorso di tuo figlio, e se la vecchiaia ti spegne non puoi aiutarlo”.