«Sorpreso dal suo addio? Si, negli ultimi anni l’ho visto un po’ soffrire e mai completamente felice»: così Fausto Gresini sul ritiro di Marco Melandri, che ha deciso di abbandonare il mondo delle moto a 36 anni. Intervistato da Gpone, il manager e fondatore del team Gresini Racing ha spiegato: «Quando passi quei momenti, alcune cose cambiano nella tua vita, arriva un po’ di stanchezza e primo o poi succede di dover prendere certe decisioni. Detto questo, mi dispiace perché Marco è un grande, sia come pilota che come persona». Gresini poi ricorda i momenti più belli: «Quando abbiamo vinto per due anni consecutivi in Turchia, su quella pista era veramente fortissimo, e poi la vittoria a Phillip Island. Ci sono stati però anche dei momenti difficili, come quando Valentino lo buttò a terra in Giappone nel 2005 e Marco si ferì un piede con una pedana. In quel momento perdemmo punti fondamentali per il campionato, ma continuammo a lottare fino alla fine». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



MARCO MELANDRI: “MIA FIGLIA IL TROFEO PIU’ BELLO”

Marco Melandri si ritira. Il pilota di Ravenna è pronto ad appendere il casco al chiodo a 37 anni: forse correrà con le MotoE, forse no, fatto sta che la sua avventura nelle due ruote a benzina, sembrerebbe essere giunta davvero al capolinea. La decisione è stata comunicata dallo stesso in apposita conferenza stampa ieri, e ribadita stamane su Instagram, con un lungo post in cui Melandri ha voluto precisare la sua scelta e soprattutto ringraziare tutte le persone che in questi venti anni e passa di carriera gli sono state vicine: «Non trovo le parole – scrive il ravennate – forse non le trovero mai. Solo oggi vedendo tutti quei messaggi mi rendo conto che tutti i sacrifici e i momenti difficili non sono stati vani.. Vorrei dire mille cose ed allo stesso tempo vorrei lasciare spazio alle parole che ognuno di voi vorrebbe leggere». Melandri ha quindi voluto ringraziare la moglie Manuela che gli sta vicino da una vita, nonché la loro figlia Martina “il trofeo più bello e più sudato”. Quindi la famiglia, poi il manager Alberto Vergani, gli sponsor, alcuni colleghi e addetti ai lavori come Loris Reggiani, Carlo Pernat, Davide Brivio, Fausto Gresini, per poi concludere il post scrivendo: «Grazie ai tifosi ma anche ai non tifosi percgli stimoli. Grazie a tutti i miei rivali in pista per le belle battaglie ed avermi insegnato a non mollare mai! Grazie agli sponsor che mi hanno permesso di correre in team dove non è mancato nulla. Ora voglio finire la stagione lottando come fosse il primo anno». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MARCO MELANDRI, IL RITIRO DOPO 400 GARE CORSE

Marco Melandri ha deciso di dire stop, di ritirarsi. Dopo 400 gare corse su una due ruote, 137 podi e un titolo mondiale, il quasi 37enne centauro di Ravenna dice addio alle corse. La decisione, come sottolineato dai colleghi di Sky Sport, è maturata nel corso di questa stagione, alla luce delle prestazioni tutt’altro che esaltanti nel mondiale superbike 2019. Marco Melandri ha saputo conquistare il pubblico a suon di grandi prestazioni, anche se forse il solo mondiale conquistato nella classe 250 cc nel 2002, non rende giustizia al talento del ragazzo sempre col sorriso. Basti pensare che nel 1999 perse il mondiale 125 contro lo spagnolo Emilio Alzamora, capace di alzare al cielo il titolo nonostante in stagione non avesse mai vinto nemmeno una gara. Melandri, invece, dopo un inizio di campionato choc, con zero punti in tre corse, era riuscito a vincere cinque gp di fila, arrivando secondo in classifica di un solo punto, 226 contro 227. La stagione 2019, come già accennato sopra, è stata piena di problemi, fra prestazioni non all’altezza delle attese, cadute, e difficoltà nel trovare il giusto feeling con la sua Yamaha, che lo hanno appunto indotto a dire basta. Attenzione però, Melandri potrebbe non lasciare definitivamente il circus delle due ruote visto che secondo i colleghi della tv satellitare, il buon Marco starebbe già pensando ai progetti futuri, e precisamente al mondiale con la MotoE, le nuove due ruote elettriche il cui campionato non è lungo e difficoltoso come le Superbike, e che rappresenta quindi una soluzione agevole. Il Team Gresini, con cui ha già corso tre anni in MotoGp, è pronto ad accoglierlo nell’elettrico, nel frattempo Marco spera di chiudere in maniera dignitosa la stagione, magari con un podio, o perché no, una bella vittoria a coronamento di una lunga e prestigiosa carriera. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



L’ADDIO DI MARCO MELANDRI ALLE MOTO

Marco Melandri ha annunciato il ritiro dalle corse a fine stagione: il pilota di Ravenna dà l’addio al mondo delle moto. Oggi, nel corso di una conferenza stampa in programma a Milano, ha affermato: «In Thailandia ho iniziato a parlarne ed ho capito che qualcosa stava cambiando: a Misano ho toccato il fondo, ho capito che qualcosa si era spento. Mi facevo delle domande in gara e questo vuol dire che qualcosa non andava». Prosegue Melandri, in Superbike dal 2011 con la Yamaha: «Ho preso questa decisione, è come essermi tolto un peso e ora che sono più leggero credo che andrò meglio». Il 36enne, che ha raccolto 22 vittorie, 75 podi e 4 pole position, ha poi evidenziato: «Parto per Laguna Seca, voglio onorare la stagione e dare il meglio fino alla fine: non ho mai pensato di fermarmi ora, lo devo anche alla Yamaha che mi ha sostenuto sempre e lo merita la squadra, così come lo voglio io».

MARCO MELANDRI SI RITIRA

Una lunga conferenza stampa per spiegare le ragioni del suo addio, con Marco Melandri apparso visibilmente emozionato per l’addio al mondo delle moto: «Non credo di avere la forza per affrontare queste difficoltà anche l’anno prossimo: mi logorava l’idea di ripartire da zero. Ho deciso di annunciarlo adesso perché non ce la facevo più. Dovevo levarmi un peso, era giusto che la squadra lo sapesse perché non riuscivo ad essere nemmeno felice ad andare in moto». «Tutte le favole hanno una fine», spiega il pilota, che sul futuro ha spiegato: «Prenderò tempo per le mie passioni, per stare di più con mia figlia e la famiglia, ma vorrei restare nel mondo delle moto. Vorrei guidare sempre delle belle moto, forse la Moto E perché è qualcosa di diverso, ma vorrei correre senza stress». Intervistato da Gpone, Alberto Vergani ha parlato così del ritiro di Melandri in relazione al ritiro di Casey Stoner: «Quello di Casey è stato un delitto. Aveva il contratto in tasca e lo reputava una scelta prematura. Tra l’altro l’ultima volta che lo incontrai mi disse che forse era stato matto a farlo. Marco invece sta ripartendo dalla casella del via dopo aver compiuto un lungo cammino come se fosse il Monopoli».