Marco Mengoni, il ritorno a Sanremo 2023
Marco Mengoni torna a Sanremo, dieci anni dopo la sua vittoria nel 2013 con “L’essenziale”. “Arrivai con una Cinquecento carica di sogni e di vestiti, senza neppure uno stylist, un truccatore, un parrucchiere. Con me c’era soltanto la mia manager, Marta Donà. Eravamo soli. Molti mi davano per spacciato: dicevano che ero finito. Il primo a non crederci più ero proprio io: avevo pensato pure di ritornare a frequentare l’università. Fu un ceffone: sentivo di dover combattere contro tutto e tutti”, ha raccontato il cantautore laziale a Il Messaggero, ricordando quel febbraio 2013. Oggi Marco Mengoni torna in gara al Festival di Sanremo con un bagaglio molto diverso: 68 Dischi di platino, oltre 110 mila biglietti venduti per i concerti negli stadi dell’anno scorso, i sold out nei palasport e il nuovo tour negli stadi che lo attende la prossima estate. Quest’anno Mengoni ha accettato l’invito di Amadeus, conduttore e direttore artistico del Festival per il quarto anno consecutivo: “Ogni volta che mi chiedevano se mi interessasse tornare in gara, rispondevo: Con il pezzo giusto, perché no?”.
Marco Mengoni in gara con “Due vite”
Marco Mengoni partecipa al Festival di Sanremo 2023 con il brano “Due vite”, scritto a sei mani con Davide Petrella e Davide Simonetta: “È la mia storia infinita. È frutto di un lavoro di analisi che sto facendo su me stesso da anni. E che non finisce mai. Dedico un’ora alla settimana alla meditazione con il sostegno di un terapeuta: un lavoro di questo tipo ti fa cambiare e crescere. La canzone è un viaggio intimo, in cui il mio inconscio dialoga con la parte più razionale di me. Non è un bilancio, perché non chiude nulla. Semmai è un rilancio: è un pezzo speranzoso. A 34 anni sono contento di aver sbagliato e di aver preso ceffoni: mi hanno insegnato molte cose”, ha spiegato a Il Messaggero. Nella serata delle cover, venerdì 10 febbraio, canterà “Let It Be” dei Beatles insieme ai tredici coristi londinesi del Kingdom Choir: “È un inno all’andare avanti, a lasciare andare questa vita. Si lega in qualche modo al messaggio di Due vite, che è un invito ad accettare quello che la vita ci offre”.