Marco Mengoni, dall’Ariston a Zurigo passando per Parigi: le emozioni del nuovo tour

Tra Festival di Sanremo ed Eurovision Song Contest, Marco Mengoni ha fatto il carico di emozioni e soddisfazioni. Alla Kermesse italiana ha conquistato il primo posto – seconda vittoria a distanza di 10 anni – meno fortunata la gara internazionale che lo ha comunque consacrato con un ottimo quarto posto. Partendo da quella scia, il cantautore di Ronciglione si è lanciato in un tour internazionale che sta riscuotendo un clamoroso successo. A raccontare le emozioni e questa particolare esperienza artistica ci ha pensato proprio Marco Mengoni, intervistato dal Corriere della Sera.



“Questo tour è più grande rispetto a quelli del passato, per la prima volta sono nei palazzetti, ma quello che mi colpisce è vedere un pubblico più adulto con meno italiani. Con molti parlo in inglese, mi fa effetto e mi emoziono quando qualcuno mi dice che sta imparando l’italiano con le mie canzoni”. Queste le parole di Marco Mengoni riportate dal quotidiano, reduce dall’ultimo roboante concerto a Zurigo. Tra l’altro, il cantante ha di recente esordito con una versione in lingua francese di “Due Vite”. “Non tutto si può tradurre esattamente e allora è stato interessante lavorare sui meandri del subconscio del testo”. In riferimento all’approccio dei media stranieri, Marco Mengoni ha invece raccontato: “Non avendo una conoscenza storia della mia carriera vogliono capire il personaggio. Li vedo attenti a cogliere elementi legati al loro modo di vivere più che a interpretare la nostra politica”.



Marco Mengoni, dalla “passione” per La7 al possibile ritorno a Sanremo: “Se Amadeus chiama…”

Proseguendo nel racconto al Corriere della Sera, Marco Mengoni ha spiegato come si tiene al passo coi tempi nonostante gli impegni internazionali. “Vivo guardando La7: fanno informazione appassionante, vorrei vedere un’Italia che alza di più la voce. E invece sembra che ci scivolino addosso le cose…”. Il cantante si è poi espresso sul consueto gesto di mostrare la bandiera della pace al termine di ogni concerto: “Ci sono poche parole che eliminerei dal vocabolario, perché se non esiste la parola, allora non esiste l’atto. Una di queste è guerra, parola bannata, anzi dannata. Un’altra che non mi piace, soprattutto quando è legata all’amore, è proibizione. E lo spiego in una canzone – Proibito – che è una provocazione verso chi pensa che l’amore si possa mettere in scatole con tante etichette”. Queste le parole di Marco Mengoni pronunciate dal palco e riportate dal quotidiano.



Sempre il Corriere della Sera riporta la descrizione di Marco Mengoni di uno dei suoi ultimi progetti discografici, “Materia”. “Rappresenta il cambiamento, nel bene e nel male. Se io sono cambiato? Se incontrassi il Marco di prima non lo riconoscerei; la vita mi ha messo di fronte a scelte che chiedevano risposte senza la libertà di avere il tempo per scegliere. Non è vero che a una certa età non si può cambiare, io l’ho fatto”. Verso la conclusione, il cantante di Ronciglione – ricordando il successo al Festival di Sanremo – ha così risposto ad eventuale ritorno da ospite o in gara: “Se Amadeus mi chiama ci vado. In gara? Fra 10 anni”.