Marco Missiroli: l’infarto del padre nel 1999

Marco Missiroli nel suo nuovo romanzo “Avere tutto” racconta la storia di un figlio, Sandro, che vive a Milano e torna a Rimini per il compleanno del padre Nando che dopo la morte della moglie, Caterina, si dedica con passione all’orto. Nando è malato, gli restano pochi mesi di vita. Anche Missiroli, come Sandro, è diventato genitore del proprio padre: “A me è successo il 5 giugno del 1999, quando mio padre ha avuto un infarto, non mortale, che però l’ha reso ai miei occhi più bambino, e quindi più figlio. Avevo diciotto anni. Dovevo affrancarmi da casa, e invece mi sono ritrovato bloccato. Non fisicamente, perché comunque sono andato a Bologna a studiare, ma mentalmente sì. Questo evento mi ha fatto percepire un dolore diverso, che è quello della protezione e della preoccupazione”, ha raccontato in un’intervista a Il Libraio.



Marco Missiroli: la figura del padre nella sua scrittura

Al Corriere delle Sera, Marco Missiroli ha rivelato che il suo ultimo libro, “Avere tutto”, è nato proprio il giorno in cui sui padre ha avuto un infarto: “L’ho capito molto tempo dopo. Aspettavo di scriverlo da una vita. La mia struttura sentimentale è sempre stata la rarefazione paterna”. Marco Missiroli è cresciuto in una famiglia molto unita e ortodossa. Anche se dopo l’infarto, il padre è andato in pensione e ha cominciato a fare i lavori di casa: “Io sono cresciuto in questo ribaltamento del patriarcato”, ha detto a Rivista Studio. Marco Missiroli è diventato padre qualche anno fa, ha avuto una figlia dalla moglie Maddalena: “Non ho mai provato una gioia diretta nell’essere diventato padre. In me, la paternità ha lavorato come espansione del cuore dolorosa”, ha confessato a Il Libraio.

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