Marco Morandi, la genesi del nuovo singolo “Centonove” dedicato a Rino Gaetano

Appartenere ad una famiglia di artisti, per di più considerati vere e proprie icone del proprio settore, può essere tanto un onore quanto un onere. Ha parlato di tale aspetto e tanto altro Marco Morandi, figlio del grande Gianni Morandi. Alla vigilia del suo spettacolo al Revel di Treviglio, il figlio del cantautore ha rilasciato un’ampia intervista per il Corriere svelando alcuni aneddoti di carattere familiare e professionale.



Il racconto di Marco Morandi parte dal nuovo singolo “Centonove” dedicato al grande Rino Gaetano. “Il brano prende il nome dalla linea di autobus romana che Rino citava nella sua E io ci sto… La storia ripercorre la storia d’amore tra Rino e Amelia, sua storica fidanzata; ho immaginato come sarebbe stata oggi se il destino non l’avesse interrotta”. Nel prosieguo dell’intervista accenna poi alla figura di suo padre Gianni Morandi, sfruttando l’aneddoto di un’amicizia particolare. “Il rapporto con Lucio Dalla è stato il più intenso. Ricordo le vacanze a bordo della barca che aveva battezzato Catarro. Mi incuriosiva, era imprevedibile, elettrizzato. Si rideva tanto, tra lui e mio papà era un continuo gioco e farsi scherzi a vicenda“.



Marco Morandi e il rapporto con suo padre Gianni: “Prima era severo, ora si scioglie…”

L’intervista per il Corriere di Marco Morandi si impreziosisce di numerosi aneddoti legati alla famiglia ed in particolare a suo padre Gianni. “Se canto i suoi brani? Eccome, uno in particolare: Varietà. Perchè provando e riprovando quei riff ho imparato a suonare la chitarra. In un momento storico che vede l’invasione del rap, con i brani che si somigliano tutti, mi piace riscoprire canzoni del passato…”. Proprio a proposito di rap, non manca la menzione a suo fratello Pietro: “Mio fratello è un rapper? Non appartengo a questo mondo musicale, ma il suo modo di rappare così persone è interessante“.



Continua Marco Morandi accennando alle diverse sfaccettature del rapporto con la fama di suo padre Gianni. “I privilegi sono la curiosità e l’affetto incondizionato dei fan, mentre l’altra faccia della medaglia sono la maggiore aspettativa, l’occhio critico. Inevitabilmente ci ho fatto l’abitudine“. Sul finire del contributo offerto al Corriere, entra poi nel dettaglio del rapporto con suo padre Gianni Morandi partendo dall’infanzia. “All’inizio verso me e mia sorella è stato esigente e severo; adesso si scioglie in complementi. Un paio di anni fa, ho riletto le canzoni di Mia Martini a modo mio: lui mi ha detto che l’avevo colpito, che non si aspettava una simile forza interpretativa. Ha anche aggiunto che lui non sarebbe stato in grado di farlo e che era orgoglioso di me“.