In collegamento con il programma di Rai Uno, ItaliaSì, vi era stamane Marco Morandi, figlio del grande Gianni. Marco Liorni ha voluto contattare il cantante per parlare di Rino Gaetano, a un giorno dal 39esimo anniversario della morte del genio di Crotone. “Io sto bene – esordisce Morandi junior – mi trovo a casa mia e come vedi abito in via Rino Gaetano. Molti si stupiscono di questa cosa ma è così. Il Comune cercava un nome da assegnare a questa via e io ho dato “una spintarella”, ho suggerito di chiamarla appunto Rino Gaetano”. Marco Morandi ha conosciuto il cantante calabrese quando era piccolo: “Avevo 3-4 anni ma non ho un ricordo, so che era passato da casa”. Durante il collegamento Morandi ha preso la chitarra ed ha intonato il ritornello di “A mano a mano”, una delle canzoni più belle di Gaetano: “Ricordiamo che questa canzone – ha commentato Morandi – è di Cocciante. I due fecero l’ultima tournée insieme e si scambiarono le canzoni, Cocciante cantò Aida e Gaetano A mano a mano”.



MARCO MORANDI: “I GIOVANI DOVREBBERO ASCOLTARE RINO GAETANO PERCHE’…”

Quindi Morandi si rivolge alle nuove generazioni che non conoscono Gaetano, a cominciare da Manuel Bortuzzo, opinionista di ItaliaSì: “Dovrebbero ascoltare Rino perchè è un diverso, una voce fuori dal coro, fuori dagli schemi, niente paraocchi, visionea 360 gradi del mondo, sempre aggiornato, leggeva tutto, si informava su tutti, un personaggio all’avanguardia anche di testa”. E a proposito del suo brano Aida: “Diceva di Aida che sono tutte le donne italiane che hanno sofferto, che soffrono e che soffriranno, in 4 minuti racconta tutta la storia dell’Italia dal ‘900 al dopoguerra”. Si è parlato poi della morte di Rino Gaetano, scomparso a seguito di un terribile incidente stradale: “Sulla sua morte ci sono state varie ipotesi, sul fatto anche che fosse un personaggio scomodo da eliminare… qualche mistero comunque rimane, si vorrebbe trovare una motivazione ma a volte la vita ci riserva cose senza motivazione. Questa scomparsa prematura – ha proseguito – è stata un dramma per tutti, ma in questo modo la sua musica rimane incastonata come un diamante, intoccabile. Io avevo la scuola a 100 metri dal luogo dell’incidente, c’erano polizia, traffico ecc, ho toccato da vicino quel momento tragico”. Morandi ricorda come la morte di Gaetano sia stata di fatto profetizzata da una canzone dello stesso: “In una delle prime canzoni “La ballata di Renzo”, Rino racconta la storia di Renzo che muore per strada e che viene rifiutato da cinque ospedali prima di morire e poi anche dal cimitero perchè non c’era posto. Questo racconta in maniera profetica quanto successo, tra l’altro gli ospedali citati nella canzone sono gli stessi che hanno rifiutato Rino”.

Leggi anche

BLACK DOVES/ La serie spy portata al successo da Keira Knightley da vedere d'un fiatoChi sono finalisti Ballando con le Stelle 2024/ 4 donne in finale, Luca Barbareschi ci arriva con wild card