Al momento non ci sono indagati, ma la riapertura delle indagini sul caso di Marco Pantani al Giro d’Italia del 1999 è una svolta importante. Lo ha deciso la procura di Trento che, stando a quanto riportato dall’Ansa, vede in prima linea la pm della Dda Patrizia Foiera. Il coinvolgimento della Direzione distrettuale antimafia non è casuale, perché la vicenda verte attorno a un presunto giro di scommesse clandestine legate alla camorra che non voleva che Marco Pantani vincesse nella classifica finale. Ne aveva parlato per primo Renato Vallanzasca, che infatti è stato sentito recentemente come persona informata sui fatti nel carcere di Bollate dalla pm di Trento, ma versando in condizioni di salute precarie, il detenuto non sarebbe riuscito a rispondere alle domande.



Comunque, il caso era trapelato anche dalle audizioni in Commissione Antimafia riguardo presunte anomalie sull’esclusione del Pirata dal Giro d’Italia nel 1999. Nella relazione si ipotizzava che la camorra avesse scommesso miliardi sulla sconfitta del Pirata, per questo membri della criminalità organizzata avrebbero sabotato la provetta che conteneva il sangue del ciclista.



L’OMBRA DELLA CAMORRA E IL PRESUNTO GIRO DI SCOMMESSE

Marco Pantani fu escluso dal Giro d’Italia la mattina della penultima tappa, perché i controlli ematici avevano riscontrato livelli alti di ematocrito, superiori alla soglia che era consentita. Quindi, il ciclista venne squalificato quel giorno, in cui è iniziato il suo declino. Dalle rivelazioni di Vallanzasca e dalle intercettazioni di alcuni esponenti della camorra è emerso che quest’ultima voleva evitare che Marco Pantani portasse la maglia rosa fino a Milano, per questo ci sarebbe stato quel controllo prima della penultima tappa. La svolta con l’apertura delle nuove indagini è stata favorita anche dalla memoria che ha presentato la famiglia di Marco Pantani tramite i suoi legali, del resto sono da sempre convinti che il Pirata sia stato vittima di una morte violenta e che il caso doping sia in realtà una trappola.



Stando a quanto riportato da Repubblica, la procura di Trento avrebbe già sentito molte persone, ma altre andranno sentite per provare a ricostruire il presunto giro di scommesse clandestine. Per quanto riguarda i termini della prescrizione, la scadenza è nel 2025, visto che si tratta di reati di stampo mafioso: infatti, il fascicolo è aperto a modello 44, quindi le ipotesi di reato sono specifiche, cioè 416 bis finalizzato alle scommesse e legato alla morte di Marco Pantani, ma non ci sono indagati al momento.