La morte di Marco Pantani: sarà questo l’argomento al centro dello speciale in replica de Le Iene in onda nella prima serata odierna di Italia 1. Una puntata nella quale si tenterà di far luce su uno dei casi più controversi a più di 16 anni dalla morte del Pirata. Nonostante questo, la sua dipartita – Pantani fu trovato senza vita in una camera d’albergo a Rimini – è ancora circondata da numerosi dubbi nonostante si sia scritto e detto tanto. Marco Pantani nasceva a Cesena il 13 gennaio 1970. Quest’anno avrebbe compiuto cinquant’anni e chissà quanti altri traguardi avrebbe potuto collezionare in sella alla sua bici. Il 14 febbraio 2004, però, tutto si spense con la sua morte avvenuta a Rimini. Il Pirata ci lasciava a soli 34 anni con tante domande alle quali, ad oggi, ancora non esiste una risposta. Era il 1992 l’anno che segnò l’inizio della sua carriera da professionista nel ciclismo, che andò avanti fino al 2003, un anno prima della sua scomparsa drammatica. In quell’arco di tempo Marco collezionò 46 vittorie totali in carriera e fu uno dei pochi atleti che nel medesimo anno riuscì a vincere, nel 1998 a soli 28 anni, sia il Giro d’Italia che il Tour de France. Prima di lui c’erano riusciti solo miti del calibro di Fausto Coppi, Jacques Anquetil, Eddy Merchx, Stephan Roche e pochi altri. Nel 1999 iniziò però il suo declino professionale, in seguito all’esclusione dal Giro con l’accusa di doping. Ebbe così inizio un declino anche personale dello stesso Pantani che conobbe l’incubo della depressione e poi della droga. Quest’ultima gli fu fatale nel 2004.
MARCO PANTANI, SPECIALE LE IENE: LA MORTE NEL RESIDENCE
La squalifica per doping fu per Marco Pantani un vero e proprio colpo e segnò l’inizio della fine. La notizia ebbe una eco enorme a livello mondiale. A segnare una tappa saliente, nonché l’ultima, fu la data del 14 febbraio 2004, proprio nel giorno di San Valentino. Marco fu trovato senza vita in una camera del residence Le Rose. Le cause della morte furono riconducibili ad una overdose, ufficialmente una intossicazione acuta da cocaina e psicofarmaci antidepressivi, con conseguente edema polmonare e cerebrale. Eppure a non credere affatto a questa tesi sono in tanti, a partire dalla madre, Tonina, che da 16 anni si batte affinché sia fatta luce sulla reale causa della morte del figlio, allontanando così l’ipotesi del suicidio. Il ritrovamento del corpo ormai senza vita di Pantani avvenne alle ore 20.30 circa. Le versioni ufficiali emerse dal processo del 2004 parlano di una morte per suicidio. Il Pirata si sarebbe ucciso spinto da comportamenti ossessivi e violenti, un vero e proprio delirio psicotico dunque, che lo portarono ad assumere un mix di farmaci e cocaina. Quindi, sempre secondo la versione ufficiale, Marco avrebbe sfasciato tutto all’interno della stanza d’albergo facendosi del male ed infine morendo per un arresto cardiaco. Il suo corpo, fu rinvenuto sul soppalco, vicino al letto, a testa in giù ed in una pozza di sangue nella quale gli inquirenti trovarono una pallina di cocaina che però, come emerse – e ribadito da Le Iene in vari servizi – nessuno aveva notato tra soccorritori e personali del residence, al loro arrivo.