«Lo dico con grande amarezza, la mia CGIL è ridotta ad una sorta di supporto di un governo di un banchiere. Il sindacato dovrebbe rappresentare i lavoratori, invece per stare al tavolo concertativo segue come una marmotta la linea governativa che non rappresenta i lavoratori. Vedere il segretario Cgil affrancato e annichilito dalla politica del governo mi fa male»: nettissimo Marco Rizzo sui sindacati ai microfoni di Omnibus.



Il leader del Partito Comunista ha analizzato i principali dossier politici e non poteva mancare un riferimento al certificato verde: «Il green pass è una sorta di obbligo vaccinale ed un elemento che non mira alla salute pubblica. Il posto di massima concentrazione a rischio sono metropolitane, bus e tram, questa mattina erano assolutamente pieni. Per entrare in studio abbiamo mostrato il green pass, ma quando torniamo a casa in metro siamo ammorbati da 3 mila persone. Investano sulla salute pubblica».



MARCO RIZZO: “CEAUSESCU ERA MOLTO MENO FORTE DI DRAGHI”

«Il green pass non serve alla salute pubblica ed è divisivo, crea odio, serve a coprire le defaillance di questo governo», ha aggiunto Marco Rizzo, che s’è poi soffermato su Mario Draghi: «Non c’è mai stato un consenso così alto, questo signore ha una potenza di fuoco istituzionale e mediatica impressionante. La Bulgaria e la Romania di Ceausescu erano molto meno forti».

Fortemente critico sull’Ue, Marco Rizzo ha tenuto a evidenziare: «Io sono stato al Parlamento europeo e sono arrivato lì con un approccio neutrale. Ho cercato di approfondire i meccanismi di potere, sono diventato fortemente critico. Quando sento parlare di più Europa, penso al fatto che quando avevamo vent’anni potevamo avere una prospettiva di vita. Oggi il grande capitale e la grande finanza hanno vinto sulla politica. La politica è molto litigiosa perché ha una pozzanghera molto piccola di potere».