Altissima tensione nel Partito Comunista, il segretario Marco Rizzo al centro del dibattito. Il motivo? L’annuncio della federazione milanese del Pc: è stato espulso. Un’ufficialità clamorosa, ma in realtà si tratta di una semplice provocazione. Però il clima è a dir poco rovente, come testimoniato dagli accesi botta e risposta tra dirigenza centrale e territoriale…
Come spiegato da Repubblica, Marco Rizzo è finito nel mirino dei critici per aver posizionato il Partito Comunista all’estrema destra dell’estrema sinistra. Basti pensare alle ultime battaglie portate avanti: dall’uscita dall’euro alle proteste contro obbligo vaccinale e certificato verde, fino alle posizioni assunte in materia di immigrazione.
“Marco Rizzo espulso”: scoppia il caos nel Partito Comunista
Ma non è finita qui. Marco Rizzo ha sollevato ulteriori polemiche per la rete di alleanze messa in piedi nell’ultimo periodo. Da Ancora Italia ad Azione Civile di Antonio Ingroia, passando per Riconquistare l’Italia e il sostegno all’ex leghista Francesca Donato alle recenti comunali di Palermo. Un Pc antisistema, dunque, che non piace molto alla federazione meneghina. Si tratta di “una virata che si configura a tutti gli effetti come deriva elettoralista, di cui negli ultimi 18 mesi già avevamo visto diversi segnali, a iniziare dalla presenza del nome del segretario generale nel simbolo elettorale. Di fronte a tutto questo assistiamo non solo a un Partito che nell’ultimo Comitato centrale ha visto ben 8 compagni su 40 non votare la relazione del segretario; a questi se ne accompagnano altrettanti che, per un motivo o per l’altro, hanno apertamente espresso la loro contrarietà a tale virata”, riporta Rep. Da qui, dunque, l’espulsione di Marco Rizzo. Il profilo nazionale del Partito Comunista ha smentito seccamente l’annuncio della sezione milanese, il tono è piuttosto acceso: “Di questi bontemponi si sta occupando la Commissione Centrale di garanzia e, per rimpinzare le casse, la tesoreria e gli avvocati”.