Marco Rizzo senza filtri ai microfoni della Verità. Il leader del Partito Comunista ha detto la sua sui principali dossier politici, senza mettere da parte i temi d’attualità. In particolare l’immigrazione, con il recente omicidio di Rovereto che ha scatenato la rabbia degli italiani: “Ho partecipato l’altra sera alla fiaccolata. Un parto illuminato con le case a fianco e dove pensi che la sera si possa anche passeggiare. Una roba fuori dal mondo”.
Rizzo si è scagliato contro l’immigrazione selvaggia e ha citato il caso del Niger: “In posizione 186 quanto a ricchezza. Uno dei Paesi più poveri al mondo. Ma è al quarto posto quanto a produzione di uranio. Paese ricchissimo dove la gente vive in povertà. Semplicemente perché la Francia e l’Occidente perseguono un percorso di sviluppo diseguale. Paesi governati da una classe dirigente corrotta a disposizione degli sfruttatori europei”. Senza dimenticare un’altra ripercussione, ovvero milioni di persone che immigrano e si inseriscono nel nostro mercato di lavoro: “Disponibili a lavorare a qualunque paga. Questo abbassa i salari dei lavoratori autoctoni”.
L’analisi di Marco Rizzo
Dopo aver definito il premier Giorgia Meloni troppo poco sovranista e dopo aver ribadito la sua posizione a favore dell’abolizione del reddito di cittadinanza, Rizzo si è soffermato su Patrick Zaki e sulla sua possibile candidatura con il Pd: “A questa sinistra piacciono tutte le finzioni. Quando tu mi parli di Zaki, io penso a Patrice Lumumba, l’eroe martire dell’indipendenza del Congo, cui hanno tagliato le braccia, al capitano Ibrahim Traore, il nuovo leader del Burkina Faso. Penso a questi eroi africani e non ai fantocci della propaganda, tutta italiana. Da noi c’è troppa propaganda. Ha mai visto morire qualcuno in Italia per uno sciopero della fame come accaduto in Irlanda a Bobby Sands?”. Una battuta anche sulle elezioni americane del 2024, Rizzo – turandosi il naso – voterebbe Trump: “Dovete mettere che la mia avversione alla guerra in Ucraina è essenziale in questa scelta, però!”.