L’arrivo di Ralf Rangnick al Milan è sempre più probabile: ne abbiamo parlato nei giorni e nelle settimane scorse, l’attuale capo delle operazioni sportive del Lipsia è l’uomo forte individuato dalla società rossonera per invertire una tendenza non troppo positiva e, soprattutto, iniziare la costruzione di un progetto che questa volta abbia fondamenta solide e possa durare nel tempo. Il problema è che per il momento lo stesso Milan non sa ancora quale sarà il ruolo che Rangnick ricoprirà all’interno del club: secondo le indiscrezioni riportate da Tuttosport, l’idea del fondo Elliott sarebbe quella di farlo iniziare come allenatore (la prima opzione che è sempre stata raccontata), permettendogli poi di sedere dietro una scrivania ma dopo qualche periodo. Il diretto interessato, invece, avrebbe manifestato la volontà di fare da subito il dirigente: nel ruolo di direttore sportivo, o direttore tecnico o quale che sia l’eventuale proposta, ci sarebbe meno pressione rispetto alla guida diretta della squadra, anche perché se risultati non dovessero arrivare nell’immediato sarebbe additato come il principale responsabile.



Dunque, quale potrebbe essere l’allenatore del Milan se Rangnick dovesse fare subito il dirigente? La prima idea della società era quella di confermare Stefano Pioli, che tutto sommato non ha fatto male e con il quale potrebbe restare anche Zlatan Ibrahimovic, anche se questo tema è decisamente più complesso. Tuttavia, qualche tempo fa si era parlato dell’ipotesi Julian Nagelsmann: nome quasi scontato, dal momento che stiamo parlando dell’attuale allenatore del Lipsia e che dunque conosce già molto bene Rangnick. Oltre a questo Nagelsmann è un giovanissimo che sta bruciando le tappe: ha portato l’Hoffenheim prima ai playoff e poi ai gironi di Champions League, con il Lipsia ha centrato i quarti di finale che ad agosto potrebbero farlo entrare ancor più nella storia. Destinato a grandi cose, il tedesco potrebbe utilizzare il Milan come trampolino di lancio o magari primo punto di approdo, considerata la storia del Diavolo. Tecnicamente simile, per non dire uguale, la suggestione lanciata oggi: sempre Rangnick avrebbe fatto il nome di Marco Rose, classe ’76.



MARCO ROSE ALLENATORE DEL MILAN?

Rose è il fautore della crescita esponenziale del Salisburgo, pertanto anche il suo nome è legato a filo doppio alla Red Bull: con la squadra austriaca ha vinto due campionati consecutivi e nel 2019 ha centrato la doppietta prendendosi anche la coppa nazionale, ma soprattutto l’anno precedente ha condotto lo stesso Salisburgo ad un passo dalla finale di Europa League. Aveva a disposizione una squadra giovanissima ma piena di talento, e l’ha fatta giocare in maniera assolutamente superba lanciando alcuni giocatori come Samassékou e Minamino; oggi allena il Borussia Monchengladbach e sta lottando per un posto nella prossima Champions League. Potrebbe però non affrontarla mai, perché il Milan potrebbe chiamarlo: innanzitutto però bisognerà valutare se davvero Rangnick possa avere un ruolo dirigenziale e manageriale senza passare dalla panchina, non resta che stabilirlo tra qualche tempo ma prima potrebbe essere necessario attendere che la stagione 2019-2020 sia conclusa in Italia come in Germania.

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