A distanza di oramai tanti anni, questa volta siamo oramai all’ottavo anniversario della sua scomparsa, il mondo della MotoGP non dimentica Marco Simoncelli, e mai come in questo caso non si tratta di una celebrazione di circostanza ma della dimostrazione di come il “circus”, al di là di polemiche e rivalità, sappia fare squadra attorno alle tragedie. E nel giorno in cui si ricorda la drammatica morte del pilota originario di Cattolica e spentosi quel 23 ottobre del 2011 sul circuito di Sepang a causa dell’incidente che lo ha visto finire investito da altri piloti, commuove leggere non solo come siano intanto ancora a ricordarlo con affetto ma come se fosse ancora qui e fosse il ragazzo scanzonato dell’epoca e non il 32enne che sarebbe diventato oggi. Ovviamente toccante è stata la dedica di papà Paolo, una delle persone più vicine al “Sic” e che grazie anche al Team Sic58 ne tiene vivo il ricordo, con alcune curiose coincidenze che secondo lui e pure Tatsuki Suzuki, pilota della scuderia, non sono affatto tali. La squadra allestita dal padre di Simoncelli infatti sta ottenendo dei buoni risultati e, ad esempio, il primo successo assoluto in Moto3 è arrivato nello stesso giorno in cui Simoncelli vinceva la sua prima gara in 125, nel lontano 2004. Senza dimenticare che lo stesso Suzuki ha conquistato il primo successo proprio sul circuito intitolato al “Sic”. E a loro in fondo piace pensare che una parola buona su queste curiose combinazioni del Fato ci abbia messo da lassù il suo zampino lo sfortunato ma indimenticato pilota. (agg. di R. G. Flore)



IL RICORDO DI PAPA’ PAOLO, “SIC SEMPRE CON NOI”

Sono trascorsi otto anni da quel tragico 23 ottobre 2011, quando Marco Simoncelli perse la vita durante il Gran Premio della Malesia a causa di un incidente mortale. Il pilota di Cattolica, campione del mondo della classe 250 nel 2008, perse il controllo della sua Honda nel corso del secondo giro – alla curva numero 11 – venendo investito dai piloti che lo seguivano, Colin Edwards e Valentino Rossi. Un impatto violentissimo, tanto da sfilargli il casco: per lui non c’è stato niente da fare, troppo gravi i traumi riportati alla testa, al collo e al torace. Un talento del mondo del motociclismo volato via ad appena 24 anni, un trauma per la MotoGp e per tutti gli amici e seguaci del “Sic”, come era stato ribattezzato. E sono tanti i messaggi di ricordo sui social network, a partire da quelle del padre Paolo Simoncelli: «Non sono coincidenze, sei tu. Sei vivo dentro di noi, nei nostri ricordi, nelle nostre teste e nei nostri cuori. Sei in tutto quello che facciamo, la nostra benzina, la nostra motivazione. Sei con noi ogni volta che facciamo un podio o una pole e l’hai dimostrato a Jerez, a Misano, a Motegi. Sei sempre con noi, sempre nel cuore».



MARCO SIMONCELLI, 8 ANNI DALLA MORTE

Anche la Suzuki ha voluto ricordare il Sic su Instagram: «Ciao Marco. Noi corriamo sempre con te. E io e Paolo continueremo a farti divertire. Grazie e ciao al Boss». «Sono già otto anni, ma è come se fossi ancora qui con me», il commovente messaggio dell’ex compagno di team Mattia Pasini, queste invece le parole di Mauro Sanchini, commentatore tecnico di Sky Sport MotoGP: «Sentirti sempre con noi… ci manchi davvero tanto, troppo Sic58». Familiari, amici, colleghi ma anche semplici fan: migliaia di persone stanno ricordando in queste ore Marco Simoncelli, amato per la sua semplicità e per il suo carattere estroverso, nonchè per la sua simpatia. Queste le parole di Antonio Tajani: «8 anni fa ci lasciava Marco Simoncelli. Aveva solo 24 anni ed una carriera luminosa davanti a sé. Un maledetto incidente ti ha portato via troppo presto, caro Sic, ma gli sportivi italiani non ti dimenticheranno mai. Grazie per aver portato in alto il nostro tricolore». E non poteva mancare il saluto del Milan, la sua squadra del cuore…