Paolo Simoncelli torna in Malesia undici anni dopo la morte del figlio Marco. Era il 23 ottobre 2011 quando il Sic moriva durante il Gp di Sepang. «Questo circuito ci ha dato tanto e ci ha tolto tutto», dice al Corriere della Sera in vista della gara di Moto 3, nella quale correranno i piloti del suo team, “Sic 58”. Il figlio nel 2008 lì vinse il Mondiale 250. «Di notte, ogni tanto capita di sognarlo». Nel frattempo, la Fondazione intitolata a Marco Simoncelli va a gonfie vele: «Abbiamo inaugurato a Ferrara un centro per i ragazzi autistici di recente. Abbiamo donato alcuni macchinari all’ospedale di Macerata. Continuano ad arrivarci un sacco di donazioni e anche i fondi del 5 per 1000 che entro un anno dobbiamo spendere per leggere. Credo che abbiamo creato qualcosa di veramente grandioso».



Ma proprio in vista della gara di Sepang Paolo Simoncelli ha anche scritto una lettera per il figlio Marco, pubblicata da Repubblica. «Se sono ancora in questo mondo nonostante sia una faticaccia, tra le più belle per carità, è perché il suo ricordo sia più forte del tempo che passa», scrive il padre di Marco Simoncelli. «Se sono ancora qui dopo undici anni, nonostante tutte le difficoltà, è perché lui è vivo dentro di noi, che lo ricordiamo come meglio sappiamo fare: correndo».



MARCO SIMONCELLI, LA LETTERA STRUGGENTE DEL PADRE

Quando gli è stato chiesto se avesse voluto scrivere di Marco Simoncelli per Repubblica, Paolo non ha esitato. «Mi sarebbero bastate nove semplici parole: Manchi Come L’Aria Marco, no anzi di più». Ma questo non vuol dire che sia stato semplice, anzi. «Cercare di raccontarvi Marco in poche parole è come chiedere a Reinhold Messner di scalare tutti i quattordici Ottomila, le montagne da ottomila metri del mondo, in un giorno solo». Il padre di Marco Simoncelli ha scritto la lettera da Sepang: «Per molti la Malesia è terra di sole e di mare, dove il clima umido sprigiona questo inconfondibile odore di vacanze. Per me è inconfondibile tanto quanto lo sono le emozioni che mi legano a questo posto, a questo circuito che tanto mi ha regalato e tanto tolto».

Il bello è quanto accaduto nel 2008: «Un ricciolone tagliava il traguardo e si laureava Campione del mondo nella classe 250». Sul brutto si limita a dire che «è storia nota». Una tragedia impossibile da superare. Quest’anno il 23 ottobre cade nuovamente di domenica, la gara si terrà sulla stessa pista fatale per Marco Simoncelli. «La Sic58 squadra corse, così si chiama il nostro team, sfilerà come sempre, con orgoglio, con i colori che erano di Marco».