Il grande Marco Tardelli, indimenticabile campione del mondo del 1982 con la nazionale italiana, è stato ospite negli studi del programma di Rai Uno “Ciao Maschio, condotto da Nunzia De Girolamo.

Le prime parole sono sull’intolleranza, visto che Marco Tardelli è notoriamente persona infastidito dai maleducati: “Sono intollerante con le persona maleducate – spiega – mi da molto fastidio che una persona sia maleducata, perdo un po’ la testa. A volte perdo la pazienza, anche per sciocchezze, magari uno che ti metto la macchina davanti al portone, uno che non ti rispetta… i maleducati non li tollero. In questo periodo bisognerebbe stare molto attenti a sbadigliare e starnutire davanti alle persone, incontrare uno che non ha la mascherina o uno che se ne frega della situazione mi da fastidio, anche questa è intolleranza”.



MARCO TARDELLI: “I FIGLI D’ARTE FANNO FATICA NEL CALCIO”

Nunzia De Girolamo chiede quindi cosa farebbe se avesse la macchina del tempo: “Vorrei tornare indietro per rifare quanto fatto. Non è per il campione del mondo, è perchè mi sono divertito da piccolo, da bambino ero molto felice, ho avuto anche io momenti particolari”. Qualche piccola mancanza durante l’infanzia, causa la vita da calciatore che faceva, comunque c’è stata: “Tutti quelli come noi perdono un po’ l’infanzia, facendo determinate cose non eri uguale agli altri bimbi, non facevi le sciocchezze degli altri che erano le cose belle dell’infanzia, e ti perdi qualcosa”. E a proposito di infanzia, si parla di figli, ed in particolare dei figli d’arte: “Per i figli d’arte non è facile emergere, mio figlio non l’ho mai aiutato a crescere nel calcio, sapevo che sarebbe stato difficile. Ci sono pochi casi di grandi calciatori che hanno avuto grandi figli, mi vengono in mente Maldini e Mazzola, è molto difficile per loro e anche per un padre”. E a proposito di figli, come è Marco Tardelli papà? “Ho difficoltà a parlare con i figli anche se ho uno splendido rapporto, ma ho lasciato sempre molto fare per responsabilizzarli anche se a volte bisogna parlare e dargli una mano, questo me lo rimprovero: mi sarebbe piaciuto parlare di più ma non sempre riesco ad esprimere ciò che penso, ho comunque con loro un grandissimo rapporto”.



MARCO TARDELLI: “CAMBIAI RESIDENZA IN 48 ORE…”

L’ex campione del mondo racconta quindi l’aneddoto di quando ha lasciato la città in cui viveva nel giro di 48 ore: “Ho deciso di cambiare la mia vita, di cambiare città con grande paura sua (di Myrta Merlino la moglie ndr), non è stata una paura, poteva andare o meno, ho rischiato ed è andata”. E a proposito della moglie, Marco Tardelli controlla lo smartphone della compagna? “Non controllo il suo cellulare, usa più lei il mio cellulare che io il suo. Sono geloso, un po’ devi esserlo, vi lamentate che i vostri compagni non sono gelosi, quando si è geloso vi lamentate lo stesso….”. Tardelli ha poi parlato degli spogliatoi, tempio sacro per ogni calciatore e allenatore: “Cosa ci diciamo? Molte cose irripetibili, cose a volte colorite, ma c’è anche una grande umanità a volte, si parla dei famigliari, uno si sfoga, parla con un compagno e un amico, lo spogliatoio è bellissimo, se rovini quello non va niente”. Sul coraggio: “Dipende molto da genitori e famiglia, gli esempi che ti danno loro, il coraggio lo puoi manifestare in tanti modi, il coraggio del silenzio… ci son tanti modi per espletare il coraggio, credo che sia importante, a volte si è coraggiosi a stare zitti, a volte a manifestare. A volte non sei coraggioso e lo fai con istinto, ma non lo hai fatto per coraggio ma per difesa, penso sia molto importante comunque dimostrare quello che sei”. Infine, sul suo rapporto con il gentil sesso: “Ho iniziato tardi con le donne, ero molto timido, poi mi son rifatto”.