Marco Travaglio, direttore de “Il Fatto Quotidiano”, è tornato come ospite nella trasmissione di Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, “Un giorno da pecora”, e come era prevedibile non le ha mandate a dire parlando con i conduttori non solo di politica e dintorni, ma pure della sua tanto chiacchierata cena col premier Giuseppe Conte, dell’ostracismo di certe trasmissioni o emittenti nei suoi confronti perché ospite scomodo e anche di… Cristiano Ronaldo. Nell’odierna puntata di uno dei format più longevi e di maggior successo di Rai Radio 1, ha fatto particolarmente discutere il passaggio in cui il giornalista torinese ha ammesso che non sarà mai ospite da Bruno Vespa: “Non mi ha mai invitato, ho questo primato: avrà fatto 80mila puntate di ‘Porta a Porta’ ma io non ci sono mai stato e quindi mi levo dall’imbarazzo di dirgli di no…” ha ricordato con un pizzico di ironia Travaglio, spiegando che vanta lo stesso primato nei confronti delle reti Mediaset, dove non è mai stato invitato. “Forse lì c’è una lista di giornalisti che non possono essere invitati e formata da un solo nome: il mio” ha alluso sibillinamente prima di tornare sulla recente polemica con Vauro dopo che quest’ultimo lo ha accusato di non pubblicare a volte le sue vignette: “Il Fatto non è mica una buca delle lettere: non abbiamo litigato e comunque capita anche agli articoli, a volte non vanno in prima pagina e a volte non li pubblichiamo tutti”.



MARCO TRAVAGLIO, “VI SPIEGO QUELLA CENA CON CONTE…”

Tuttavia nel corso dell’intervista con Lauro e Cucciari, Marco Travaglio ha avuto pure modo di tornare su una vicenda di cui si era dibattuto molto negli ultimi giorni: “Non è stata una cena quella con Conte, è successa una cosa più curiosa: io avevo il mio spettacolo a Viterbo ma dopo che è stato annullato mi ha chiamato il premier, che aveva comprato i biglietti in ultima fila, scherzando sul fatto che gli avessi tirato un pacco e così poi lui è venuto a cena assieme a me e tutto lo staff dello spettacolo” ha spiegato il direttore ribattendo a coloro che insinuavano che i due avessero organizzato invece un meeting clandestino. Parlando del suo personale, invece Travaglio ha ammesso di essere sempre stato una persona timida tanto che i conduttori gli ricordano una battuta di Matteo Renzi che lo accusava di abbassare lo sguardo durante un loro confronto tv: “No, in quel caso guardavo solo dall’altra parte” ha ribattuto Travaglio, spiegando che invece era infastidito dalla faccia dell’attuale leader di Italia Viva. E su Cristiano Ronaldo, calciatore di quella Juventus di cui prima era un grande tifoso dice: “Vivo nella sua stessa strada, ogni tanto lo vedo passare coi vetri oscurati e penso che sia lui, dato che penso che l’FBI non abbia altro motivo di frequentare il mio quartiere…”.



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