Tiene banco l’incontro tra Draghi e Conte, Marco Travaglio s’è detto fiducioso sul nuovo corso del M5s. Intervenuto a L’aria che tira estate, il direttore de Il Fatto Quotidiano ha spiegato: «Non ho idea di come sia andato questo incontro. In questi mesi di governo, l’esecutivo ha avuto un partito di maggioranza relativa che portava i voti e in cambio otteneva solo ceffoni, perché non era rappresentato. Draghi ha umiliato il M5s in tutti i modi, oggi c’è un soggetto riconosciuto che tratta con lui (Conte, ndr) e che vuole fare valere i voti che ci sono in Parlamento, non per trabocchetti ma per contrastare norme che non vanno bene, a partire da questa schifezza della riforma della giustizia».
Marco Travaglio ha poi aggiunto: «Il governo Conte è stato fatto cadere raccontando bugie, i partiti erano d’accordo quasi su tutto ma volevano mettere le zampe sui soldi sul Recovery Fund per conto terzi e lo hanno buttato giù per questo. Qui è molto chiaro: Conte oggi ha parlato di “continuità”, se c’è continuità non ha ragione di buttar giù il governo Draghi, mentre se c’è discontinuità in peggio ha tutte le ragioni per non votare. Non capisco perché un partito che ha ottenuto il 33% in nome dell’ecologia, della lotta alla corruzione e alla prescrizione, dovrebbe votare un governo che va contro l’ecologia e che va contro la riforma della corruzione e della prescrizione».
MARCO TRAVAGLIO SULLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA
Marco Travaglio si è poi soffermato su uno dei dossier più spinosi per la maggioranza, ovvero la riforma della giustizia: «La ministra Cartabia immagino sappia che esiste anche il Parlamento. Il governo propone le riforme, il Parlamento legifera. Il Parlamento ha tutta la libertà ed il potere di emendare i provvedimenti del governo. La riforma è in Parlamento e può essere cambiata, che piaccia o meno a Cartabia o Draghi. Il governo non ha il potere di decidere se il Parlamento ha una settimana o due: questo ha tutto il tempo necessario per cambiare le schifezze che ha prodotto la Cartabia». E, secondo Marco Travaglio, mettere la fiducia significherebbe dichiarare guerra a Conte: «Se mettono la fiducia avendo la maggioranza del 92% del Parlamento significa che vogliono dare un calcio in bocca al potere legislativo. Se la mettono, vuol dire che vogliono andare allo scontro col M5s e buttarlo fuori: il Movimento non può votare una legge che manderà in fumo 150 mila processi grazie a Draghi e alla Cartabia».