Marco Travaglio è intervenuto nelle vesti di ospite in occasione della puntata di venerdì 24 settembre 2021 di “Otto e Mezzo”, trasmissione di La 7 condotta da Lilli Gruber. Oggetto del dibattito, al quale ha preso parte anche Alessandro Sallusti, è stata la sentenza sulla trattativa Stato-Mafia, che a Travaglio proprio non è piaciuta. Il diretto interessato, infatti, ha sottolineato quanto segue: “Con una sentenza che dice che, se i mafiosi e gli uomini di Stato trattano, i primi sono colpevoli e gli altri la fanno franca, quale altro magistrato in futuro si azzarderà a ricercare la verità sui retroscena delle stragi o sul potere? Sono 20 anni che sentiamo che quei magistrati che indagano sul potere sono un cancro da estirpare!”.
E, ancora: “Probabilmente solo un magistrato kamikaze e suicida farà ancora indagini sul potere… Da cittadino, sono preoccupato per il contraccolpo che potrà avere questo episodio”. Affermazioni, insomma, che non lasciano spazio a dubbi interpretativi sul tenore e sui contenuti che alimentano il pensiero di Travaglio, che successivamente ha esplicitato meglio alcuni concetti.
MARCO TRAVAGLIO: “A ME NON CAMBIA SE MORI FA LA GALERA O NO, MA…”
Nel prosieguo di “Otto e Mezzo”, Marco Travaglio ha asserito che, a suo giudizio, per salvare la reputazione dello Stato italiano ci vorrebbero “dei servitori dello Stato che stiano dalla parte dello Stato e non della mafia. Abbiamo avuto politici, ufficiali carabinieri, poliziotti e magistrati che stavano dalla parte della mafia… Questo sputtana lo Stato!”.
Poi, l’aneddoto esemplificativo tratto dalle vicende personali: “Io ho avuto 300 processi penali e sono stato assolto in 299 di questi, con una sola condanna al pagamento di mille euro. Questo vuol dire che i processi devono essere fatti, proprio perché servono per vedere se i fatti sono avvenuti e se sono reato. Noi non facciamo mica i magistrati… A me non cambia se Mori, che ha 900 anni, va in galera o no. Da cittadino, però, io non voglio che un ufficiale di polizia giudiziaria si metta a trattare con la mafia”.