Il caso giudiziario legato alla morte di Marco Vannini non può ancora dirsi chiuso. I legali di Antonio Ciontoli e della sua famiglia hanno infatti depositato pochi giorni fa un ricorso in Cassazione contro la sentenza d’appello bis che lo scorso settembre ha condannato il padre della fidanzata di Marco a 14 anni di reclusione per omicidio volontario con dolo eventuale, e la sua famiglia, i due figli Federico e Martina e la moglie Maria Pezzillo, a 9 anni per concorso anomalo in omicidio volontario. Come riportato dal quotidiano online locale baraondanews.it, sempre attento alle vicende di Cerveteri, Ladispoli e litorale romano, adesso c’è una data per quello che con ogni probabilità sarà l’ultimo atto di questa annosa vicenda processuale: il 3 maggio 2021. I legali dei Ciontoli chiedono alla Corte di sollevare una questione di legittimità costituzionale.



MAMMA MARCO VANNINI: “CONTENTA CHE ARRIVI QUESTO GIORNO”

A confermare la notizia del ricorso in Cassazione dei Ciontoli contro la sentenza d’appello-bis è stato l’account Instagram di “Chi l’ha visto?”. La trasmissione di Rai 3 è da sempre molto puntuale nel riportare gli sviluppi del caso che ha visto sfortunato protagonista un ragazzo di 21 anni originario di Cerveteri ucciso il 18 maggio 2015 a Ladispoli dopo essere stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco sparatogli da Antonio Ciontoli, padre della fidanzata Martina, all’interno della villetta di famiglia in via De Gasperi. Come riportato da baraondanews.it, a non essere minimamente turbata dalla prospettiva di un nuovo giudizio in Tribunale, peraltro decisivo come quello della Cassazione, è la mamma di Marco, Marina Conte, che ha dichiarato: “Confido nella Cassazione. Sono contenta che sia arrivato questo giorno. Sono sei anni che lottiamo per ottenere giustizia. Il 3 ci sarà la sentenza e il 18 spero di portare a Marco il mazzo di fiori definitivo della giustizia“.

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