La famiglia di Marco Vannini è intervenuta questo pomeriggio nel corso della trasmissione La Vita in Diretta, in collegamento con Lorella Cuccarini, per raccontare il proprio stato d’animo a meno di 2 mesi dall’inizio del nuovo processo d’Appello bis che vedrà l’intera famiglia Ciontoli tornare in aula. Marina Conte, mamma di Marco, parlando della morte dolorosissima del figlio avvenuta cinque anni fa l’ha definita “contronatura”, aggiungendo: “non è vivere, è sopravvivere alla morte di un figlio, tutte le sere vado nella sua camera, ci parlo, è una sopravvivenza”. L’ultima sera trascorsa insieme è stata quella del 16 maggio di cinque anni fa, prima dell’omicidio: “Aveva lavorato come bagnino, era venuto a casa e io avevo fatto la pizza che piaceva tanto a lui e a Martina, dopo cena ha preparato il suo zainetto, mi ha baciato, è stato l’ultimo bacio di mio figlio”, ha ricordato oggi con dolore la donna. Mamma Marina ha ricordato anche qual è stato per loro l’aspetto più difficile da accettare.



“In questa storia è tutto difficile da sopportare – ha commentato – perchè quello che le persone hanno fatto in quella casa è disumano, certo sentire che Marco chiedeva della mamma nel primo grado di giudizio durante la dichiarazione di un dottore, io non sono riuscita a parlare per sei ore, Marco gli è stato negato anche quel soccorso, io e mio marito abbiamo vissuto la morte di Marco tramite quella telefonata in cui urlava in modo disumano e dentro di noi queste urla rimbombano continuamente”.



MORTE MARCO VANNINI: LA FAMIGLIA A LA VITA IN DIRETTA

Ad intervenire nel corso della trasmissione di Rai1 è stato anche papà Valerio Vannini: “Noi la forza la prendiamo da Marco, la nostra è una sopravvivenza perchè la vita ce l’hanno spezzata quel giorno quando abbiamo sentito urlare Marco”, ha commentato. “Quell’urlo ce l’ho nella testa, appena chiudo gli occhi mi viene in mente quell’urlo e sto male, tutti quello che era bello per noi è stato troncato quel giorno”, ha proseguito. Incalzata dalla conduttrice Marina ha raccontato di quel fidanzamento tra il figlio e Martina Ciontoli, iniziato tre anni prima: “Erano due bambini”, ha ricordato la mamma del ragazzo ucciso, “non avevano neanche 17 anni quando si sono fidanzati, lei è entrata in casa e noi l’abbiamo accolta come la figlia femmina che non avevamo”. Martina Ciontoli era davvero innamorata di Marco? “Io credo che lei non sia mai stata innamorata o per lo meno quando è stato attinto da quel colpo di arma da fuoco per loro era diventato un peso perchè pensavano solo ai loro interessi”, ha replicato la madre. “All’inizio sembrava amare mio figlio poi dal 17 maggio si è rivelata un’altra persona. Il suo unico pensiero era la preoccupazione di un esame che doveva sostenere 2 giorni dopo”, ha spiegato, facendo riferimento alle famose intercettazioni in caserma. “Forse aveva una doppia personalità”.



Ad intervenire, infine, è stata anche la criminologa Roberta Bruzzone che ha definito la vicenda “particolarissima per la sua drammaticità e caratteristiche giuridiche”. Rispetto a quello che potrebbe accadere in aula ha aggiunto: “Personalmente ritengo che la posizione (degli indagati, ndr) potrebbe aggravarsi”. Il processo prenderà il via il prossimo 8 luglio e come sempre la famiglia di Marco sarà presente in aula: “Non molleremo mai, andremo avanti, la verità purtroppo la sapeva Marco e loro, quindi sarà una verità processuale ma la giustizia è un dovere che Marco deve avere”, ha chiosato la mamma.